2013
Serie A, 14^ giornata: Lazio Napoli, pagelle
Higuain il migliore in campo
SERIE A 14^GIORNATA LAZIO NAPOLI – Ecco le pagelle della sfida dell’Olimpico di Roma tra Lazio e Napoli, posticipo del quattordicesimo turno del campionato di Serie A 2013-14 terminato sul risultato di 2-4.
Lazio (4-1-4-1)
Marchetti 5 – Quattro reti al passivo: mai colpevole in pieno, mai incisivo come in altre occasioni.
Konko 5.5 – Soprattutto nella prima frazione si sovrappone con costanza a Candreva per eseguire il diktat impartito da Petkovic: attaccare Armero. Cala alla distanza.
Ciani 4 – La coppia di difensori biancocelesti si fa sorprendere dalla grande giocata di Higuain che sblocca la gara: il francese non riesce a contenerlo in velocità. Il copione della gara resta immutato: quando il Napoli attacca sono dolori.
Cana 4 – La finta di corpo di Higuain lo manda fuori giri, paga il fatto che – va ricordato – è un difensore adattato e non propriamente di ruolo. Crolla nel secondo tempo.
Radu 5 – Soffre di un fastidio rimediato nel riscaldamento e si dedica essenzialmente alla fase difensiva: contiene prima Insigne e poi Callejon quando i due esterni partenopei ritornano nelle rispettive corsie. Cede come tutta la Lazio con lo scorrere dei minuti.
Biglia 5 – Non riesce a dare le giuste geometrie e finisce per scomparire dal campo.
(dall’82 Onazi) s.v.
Candreva 6 – Ha subito una chance clamorosa: bravo a procurarsela, meno a finalizzarla. Ha passo ed è attivissimo, crea notevoli difficoltà ad Armero.
Gonzalez 5.5 – Corre per tre e sotto il profilo dell’impegno non gli si può davvero rimproverare nulla: qualche disimpegno non è puntuale come invece potrebbe essere. Sostituzione di natura tattica.
(dal 62’ Floccari) 5 – Non incide.
Hernanes 5.5 – Alterna sprazzi di visibile qualità a larghi tratti della gara in cui scompare decisamente dal campo: il limite della continuità, nell’arco di una partita così come nel medio termine di una stagione, ne ha condizionato la carriera.
Lulic 5 – Nel primo tempo è assente ingiustificato dalla gara, più vivo nello scorcio di ripresa in cui resta in campo ma ha il demerito di fallire un’ottima occasione.
(dal 70’ Keita) 6.5 – Riapre momentaneamente la gara con una grande giocata in velocità ma la retroguardia del Napoli è sua complice.
Perea 5.5 – Parte troppo timido ma poi riesce nel gioco di sponda e combatte con forza con un avversario del calibro di Albiol: nullo nella ripresa.
Napoli (4-2-3-1)
Reina 6.5 – Imperioso nelle uscite sia alte che basse: si è dimostrato certezza oltre ogni ragionevole dubbio nell’economia di questo Napoli.
Maggio 6 – Spinge tanto nella prima frazione di gara sovrapponendosi con costanza a Callejon, poi resta più basso nel corso della gara quando c’è da contenere e non da offendere.
Albiol 6 – Svetta sulle palle alte ed è un bel duello con un Perea a cui sicuramente non manca la stazza: mette spesso una pezza agli errori dei compagni, ad ogni modo non perfetto.
Britos 5 – L’anello sinistro Britos-Armero è il punto debole della tenuta difensiva partenopea: tanti i disimpegni sbagliati dall’uruguaiano.
Armero 5 – Parte con un’indecisione su Candreva ed in effetti quando poi è puntato soffre il dinamismo del laziale: se sommiamo qualche errore di troppo sui passaggi la prestazione non risulta sufficiente.
Behrami 7 – Pronti, via e recupera tre palloni in cinque minuti: grande intensità, poi è sfortunato quando la carambola nella sua area di rigore gli termina sul piede a Reina battuto. Disputa una partita di agonismo sovrumano: qualche imprecisione, ma è decisamente il caso di perdonargliela.
Inler 6 – Manca di intensità nella gestione di diversi palloni scottanti al limite della sua area di rigore e ciò si tramuta in un fattore di rischio per i partenopei: prestazione non negativa, ma deve crescere sotto quest’aspetto.
Callejon 6.5 – Primo tempo disastroso: sbaglia ogni palla ed è lentissimo nelle scelte. Nella ripresa si notano alcuni ripiegamenti fondamentali in fase di non possesso fino al gol che chiude definitivamente una gara folle.
(dal 92′ Bariti) s.v.
Pandev 7.5 – Gioca tra le linee e verticalizza di prima intenzione: in crescita dopo una fase di stagione piuttosto avulsa. Nella ripresa mette a segno con freddezza la rete che riporta il Napoli in vantaggio e serve l’assist ad Higuain per l’1-3. Protagonista.
(dal 74′ Dzemaili) s.v.
Insigne 6.5 – Insidioso ad ogni calcio piazzato, tante giocate singole finalizzate a creare superiorità numerica: deve soltanto trovare la giusta continuità per incidere sulle partite con maggiore peso.
Higuain 8 – Il gol che sblocca la gara è splendido: finta di corpo che manda a vuoto mezza retroguardia laziale, fuga in velocità e rasoterra imparabile per Marchetti. E la rete della sua personale doppietta non è meno bella: servito sul filo del fuorigioco da Pandev, parte con una velocità devastante ed è lucido nel trafiggere Marchetti. Criticato come uno qualunque, movimenti spettacolari, fenomeno assoluto.
(dall’88 Mertens) 6.5 – Entra e fa in tempo a servire l’assist a Callejon per il definitivo 2-4.