2013

Serie A, 13^ giornata: Roma – Cagliari, pagelle

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Dall’inviato allo Stadio Olimpico di Roma Massimiliano Bruno

SERIE A 13^ GIORNATA ROMA CAGLIARI – Ecco le pagelle della sfida dell’Olimpico tra Roma e Cagliari, impegno valevole per il tredicesimo turno del campionato di Serie A 2013-14 e terminato sul risultato di 0-0.

Roma (4-3-3)

De Sanctis 6.5 – Grande intervento su Ibarbo nella prima frazione di gara, si ripete su Eriksson nel finale.

Maicon 6.5 – Non si limita di certo a difendere: quando affonda la falcata il Cagliari non lo prende mai e nella ripresa soltanto un intervento prodigioso di Avramov gli nega il gol.

(dall’80 Bradley) s.v.

Benatia 7 – Quando serve è sempre lui a metterci la pezza: tempestivo nella lettura delle situazioni di gioco. In un periodo di forma assolutamente straripante.

(dal 90’ Burdisso) s.v.

Castan 6 – Perde Ibarbo in un paio di occasioni ma il colombiano in velocità è un cliente tut’altro che semplice, meglio nella ripresa.

Dodò 6 – Attento in fase difensiva, grande spinta sulla corsia sinistra: arriva spesso al cross e non lo sbaglia. Ha bisogno di maggiore fiducia e il suo rendimento può crescere ulteriormente.

Pjanic 6 – Eleva a vista d’occhio la qualità complessiva della squadra: abile sia nello stretto che nel suggerire per gli attaccanti, cala alla distanza.

De Rossi 6 – E’ il primo sostegno alla linea difensiva, meno incisivo nella costruzione di una manovra non fluida come in avvio di stagione.

Strootman 5 – Sfiora il gol in avvio, poi a dire il vero risulta meno continuo rispetto all’elevatissimo standard a cui ha abituato in questo suo primo spezzone nel campionato italiano.

Florenzi 6 – Più dei suoi compagni di squadra trova gli spazi e la posizione per concludere verso la porta di Avramov: non sempre preciso, ma è il portiere sardo a negargli il gol.

(dal 68’ Borriello) 5.5 – Non incide sul corso della gara.

Ljajic 4.5 – Il ruolo inizialmente cucitogli addosso da Garcia non lo agevola di certo: male da falso nueve, non fa meglio quando spostato su uno dei due lati offensivi. Almeno in questo caso dovrebbe incidere, ma non gli riesce.

Gervinho 5.5 – Il suo recupero si fa sentire eccome: in avvio è il più attivo dei suoi, incide su entrambe le corsie. Cala alla distanza, complice una condizione atletica giocoforza non ancora al meglio.

 

Cagliari (4-3-1-2)

Avramov 7.5 – Nella prima frazione di gara salva due volte su Gervinho e Strootman, il secondo intervento è assolutamente decisivo; nella ripresa si ripete sullo stesso Gervinho, su Maicon

Pisano 6 – Un cliente scomodo come Gervinho lo costringe ad una partita prettamente difensiva: si aiuta come può e finisce per non sfigurare.

Rossettini 7 – Soprattutto nella prima frazione di gara è lui ad allontanare le insidie che si presentano nell’area di rigore cagliaritana: preciso e puntuale

Astori 6.5 – Ottimo senso dell’anticipo, gli avversari odierni sono tutti molto dinamici ma lui non si perde d’animo e resta piuttosto attento e determinato per l’intero arco della gara.

Murru 5.5 – Alle volte si perde Florenzi e soltanto Avramov salva il Cagliari: è giovane e può migliorare, essenzialmente a partire dalla fase difensiva.

Dessena 6 – Si dedica essenzialmente alla fase difensiva, fa legna in mezzo al campo ma sbaglia qualche disimpegno che avrebbe potuto innescare interessanti contropiedi.

Conti 6 – E’ la guida del suo centrocampo ed in generale del suo Cagliari: l’assenza di Nainggolan lo responsabilizza ulteriormente e cerca di abbinare la fase d’interdizione agli inserimenti.

Eriksson 6.5 – Meglio nella prima frazione di gara che in una ripresa in cui si lascia schiacciare dagli intermedi opposti: cresce nuovamente nel finale, quando sfiora il gol nel finale. Profilo di centrocampista tuttofare, ha bisogno di giocare con maggiore frequenza.

Cossu 5.5 – Va (troppo) ad intermittenza: palla al piede ha la qualità per innescare gli attaccanti ma non entra nel vivo del gioco con costanza.

(dall’80’ Cabrera) s.v.

Ibarbo 7 – E’ sua l’unica vera occasione del primo tempo: sorprende la retroguardia giallorossa e soltanto una grande parata di De Sanctis gli nega la gioia del gol. Quando si accende è una furia, ma deve dare continuità alle sue giocate sia nell’arco di una partita che sul lungo periodo di un campionato.

(dal 92′ Ariaudo) s.v.

Sau 5 – Involuto rispetto allo strepitoso campionato disputato un anno fa. Non solo non segna ma è anche piuttosto avulso dalla manovra della squadra: i centrocampisti provano almeno a lanciarlo in profondità ma il risultato non cambia.

(dal 64’ Pinilla) 6 – Entra nel vivo della gara dando mano alla squadra in fase di non possesso e dettando movimenti in profondità.

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