2013

Serie A, 13^ giornata: la moviola delle gare della domenica

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SERIE A LIVORNO JUVENTUS SAMPDORIA LAZIO SASSUOLO ATALANTA UDINESE FIORENTINA TORINO CATANIA BOLOGNA INTER MOVIOLA – Ritorna il campionato di Serie A dopo la sosta forzata per gli impegni delle Nazionali e torna, e non poteva essere altrimenti, la moviola. La 13a, tutto sommato, è stata una giornata positiva per i fischietti nostrani impegnati in Serie A. Questo il report della “Gazzetta dello Sport“:

LIVORNO-JUVENTUS 0-2: Nella ripresa gli episodi più significativi. L’arbitro Massa mostra il giallo a Greco per una simulazione: in effetti la caduta non è motivata, ma il Livorno può recriminare perché un attimo prima c’è un fallo di Pirlo su Belingheri (spinto da dietro), manca la punizione dal limite ai toscani. Poco dopo Massa giudica involontario un mani di Ceccherini dopo un tocco di Llorente: il braccio è molto largo e anche il movimento è sospetto (pare cerchi il pallone). Più giusto dare il rigore, insomma. Mancano un paio di gialli, il più evidente a Chiellini. 

SAMPDORIA-LAZIO 1-1: In avvio Marchetti tocca prima il pallone e poi frana su Gastaldello: il tocco mette al riparo il portiere da quello che sarebbe stato un rigore certo. La Sampdoria resta in 10 per l’espulsione di Krsticic (già ammonito): entrata durissima sulla tibia di Ledesma, da rosso diretto. Positiva la gara di Orsato di Schio.

SASSUOLO-ATALANTA 2-0: Altro scontro tra portiere e attaccante: protagonista Brivio e Zaza, ma anche in questo caso non c’è rigore e fa bene Valeri a non assegnare il penalty. Semmai a commettere l’irregolarità è il giocatore del Sassuolo. Reclama un rigore Berardi, ma il contatto non giustifica l’intervento dell’arbitro. Nel finale giusta la seconda ammonizione mostrata ad Antei per il fallo su Moralez. 

TORINO-CATANIA 4-1: Il risultato finale cancella le protesta del Torino, giustificate, sul gol del Catania di Leto: azione viziata da un fallo di Plasil su El Kaddouri e non visto da Tommasi di Bassano del Grappa. Protesta un po’ tutto il Torino: ammoniti Bovo e D’Ambrosio, mentre ancora peggio va al tecnico Ventura (espulso). 

UDINESE-FIORENTINA 1-0: C’è un episodio, sullo 0-0, che è difficile da decifrare persino alla moviola: Rossi cerca il dribbling in area, su di lui arrivano quasi in contemporanea Danilo e Allan. Il primo non lo tocca, mentre il secondo affonda la gamba. Il problema è capire chi tocca la palla: le scarpe di Rossi e del bianconero quasi si sovrappongono e qualcuno con la punta anticipa l’altro. Se la palla è toccata dal difensore, non è rigore, viceversa sì. Rossi, sempre molto corretto, non protesta, ma non deve essere questo il metro per giudicare. I dubbi restano. Per il resto, non c’è offside sul vantaggio dell’Udinese; rischia Aquilani il secondo giallo su Lazzari; corretto l’intervento di Savic su Pereyra finisce; non è da rigore la carambola braccio-petto di Gabriel Silva. Buona la gara di Tagliavento.

BOLOGNA-INTER 1-1: Taider graziato: andava espulso Non convince Banti: direzione a fasi alterne e soprattutto un episodio chiave dove è stato croce e delizia per il suo designatore. Sul gol del Bologna, infatti, l’arbitro concede un ottimo vantaggio dopo un evidente fallo di Taider su Diamanti (strattonato per impedire la ripartenza), il pallone resta al Bologna che segna con Kone. La rete non cancella però l’irregolarità di Taider: andava ammonito e sarebbe stato il secondo cartellino (giusto il primo). Il giallo lo prende invece Diamanti per proteste. Taider sbaglia da un metro il 2-1, ma era in offside. Contatto tra Antonsson e Guarin: troppo poco per un rigore. Nella ripresa Inter vicina al 2-1 con Guarin, ma anche questa volta non rilevato il fuorigioco. Inspiegabili i 2’ di recupero con 3 sostituzioni e le tante interruzioni del gioco.

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