2020

Sensi, finalmente mezzora: ma la strada è ancora lunga

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Finalmente uno sprazzo di luce nel 2020 da incubo di Sensi: la mezzoretta di Cagliari potrebbe essere di buon auspicio per il completo recupero

Una rondine non fa primavera e probabilmente nessuno più di Stefano Sensi è autorizzato a fare gli scongiuri. Il 2020 del centrocampista dell’Inter e della Nazionale è stato di buio pressoché totale, ma il discreto ingresso in campo contro il Cagliari potrebbe rivelarsi finalmente la svolta.

Sicuramente se lo augura il venticinquenne marchigiano, al pari dei tifosi nerazzurri che avevano imparato ad adorare l’ex Sassuolo. Dopo il suo folgorante incipit milanese, infatti, la sparizione completa dai radar, complice una serie di infortuni e problemi fisici a catena.

Trend che nemmeno la promettente (solo in apparenza) nuova stagione è riuscita a spezzare: 26 minuti con la Fiorentina, 65 con il Benevento e 19 contro la Lazio. Proprio all’Olimpico, quell’ingiusto cartellino rosso che lo ha tagliato fuori dal derby, prima del nuovo incidente muscolare.

Ma dopo i 12 minuti contro il Real Madrid e i miseri 5 del Mapei Stadium, ecco finalmente una porzione sostanziale di gara alla Sardegna Arena. Mezzora abbondante per ereditare i compiti tattici di Eriksen, lasso di tempo nel quale Sensi non ha inciso particolarmente sul risultato ma ha mostrato lampi di ritrovata vitalità.

Nulla di trascendentale, sia chiaro, soprattutto se paragonato a quanto il nativo di Urbino seppe far vedere. Ma certamente qualcosina in più di quanto espresso negli ultimi mesi. Ora, però, la prove del nove: la continuità. Perché per tornare a essere giocatore realmente importante in questa Inter non sono ammessi più intoppi.

Lo spera e lo pretende Antonio Conte, il quale ha sempre dimostrato di apprezzare le sue capacità tecniche, tattiche e umane. Ma toccherà a Stefano, prima di tutto, ritrovare fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, il passo determinante per riguadagnare lo status di centrocampista di riferimento nelle gerarchie nerazzurre.

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