Hanno Detto
Semplici: «Il Sassuolo non è abituato a lottare per salvarsi ma Dionisi sa come uscire fuori dalla crisi»
Le parole di Leonardo Semplici, tecnico ex di Spal e Spezia, sul campionato italiano, tra corsa scudetto e lotta salvezza
Leonardo Semplici, 56 anni, ha portato dalla C alla A la Spal. L’ultima sua esperienza in panchina è stata a La Spezia. É un allenatore che ha navigato spesso nelle acque della zona pericolo. In questa veste La Gazzetta dello Sport lo ha interrogato su quanto sta capitando in Serie A, mentre lui sta girando parecchio in Italia e all’estero per aggiornarsi («Sto anche studiando l’inglese: non voglio lasciare nulla al caso e non voglio precludermi niente»).
ZONA SCUDETTO – «In alto l’Inter sta facendo un grande campionato, la finale di Champions gli ha dato grandi convinzioni. É nettamente favorita ma la Juve senza coppe può essere insidiosa. La grande delusione è il Napoli, le sorprese positive Bologna e Fiorentina».
LOTTA SALVEZZA – «Molto aperta. La vittoria della Salernitana a Verona ha rimescolato ulteriormente le carte. Anche chi ha 20 punti non può sentirsi tranquillo».
LA QUALITA’ NECESSARIA PER SALVARSI – «Ce ne sono tante ma la fiducia dell’ambiente è fondamentale. Perché quando arrivano le 3-4 sconfitte di fila per uscirne è indispensabile che l’ambiente resti sereno e compatto».
IL MERCATO DI GENNAIO – «La cosa più importante sarà trattenere i giocatori. Perché il tempo per inserire i nuovi è poco».
SI ASPETTAVA IL SASSUOLO GIU’ – «No. Però ha la qualità per tirarsi fuori e le vittorie contro Inter e Juve sono lì a dimostrarlo. Il problema è che non ha trovato continuità nei risultati. Ma il Sassuolo ha un giocatore come Berardi, che sarebbe titolare nelle prime quattro di Serie A: ha già fatto nove gol ed è uno che fa sempre la differenza. L’unico rischio è il fatto di non essere abituati a lottare per non retrocedere, ma Dionisi attraverso il gioco sa come uscirne».