2018

Selvaggia Lucarelli contro Robinho: «Stupratore, è peggio di Weinstein. Perché gioca?»

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Duro attacco di Selvaggia Lucarelli nei confronti di Robinho: il brasiliano continua a giocare nonostante una condanna per stupro

Ci va giù pesante Selvaggia Lucarelli nei confronti di Robinho. Su Rolling Stone Italia, la giornalista si domanda come sia possibile che il giocatore brasiliano ex Milan continui a giocare come niente fosse nonostante una condanna a 9 anni per stupro. Gli episodi di cui parla la Lucarelli sono due: uno risalente al 2009, con Robinho – allora al Manchester City – accusato di aver stuprato una 18enne in un nightclub. Il secondo, invece, si verifica proprio quando Robinho è al Milan. La Lucarelli scrive, «si trova in un locale con la moglie (il Sio), adocchia una diciottenne albanese. Porta la moglie a casa e torna nel locale con un gruppo di amici. Qui, in sei, abusano della ragazza nel guardaroba approfittando del suo stato confusionale».

Da qui sorgono le domande della Lucarelli. Com’è possibile – in un’epoca in cui nel mondo del cinema sono stati crocifissi (senza processi) produttori come Weinstein e Brizzi – che Robinho continui a giocare come niente fosse? Neanche un editoriale – rimarca la giornalista – è stato scritto per condannare il fatto che Robinho «si goda vita e carriera come se niente fosse». L’affondo di Selvaggia in questo senso è un richiamo a tutto il movimento: «Resta il fatto che il mondo del calcio se ne sta in silenzio e le femministe pure. Anzi, le donne. Sembra quasi che il calcio resti cosa da maschi e nel mondo dei maschi chissà, lo stupro è meno grave che una mano morta nel mondo del cinema. Dov’è la lega calcio turca? Dov’è la Uefa? Dove sono gli articoli indignati? Al momento, di questa orrenda storia, resta un gran silenzio e quei miseri 60 000 euro dati alla vittima come risarcimento. Quelli che Robinho guadagna in un giorno, probabilmente».

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