2009
Secondo extracomunitario, dipende tutto dalla Lega di Serie A
Le condizioni per dare il via libera il prossimo 5 luglio al tesseraÃ?Âmento del secondo extracomunitario ci sono tutte. Peccato, però, che nesÃ?Âsuno, soprattutto gli interessati più diretti, abbia richiesto il mutamento di normativa. Situazione un po’ paÃ?Âradossale, dopo le polemiche dello scorso anno che indussero la Lega di serie A a disertare per dieci mesi i laÃ?Âvori del Consiglio Federale. La riaÃ?Âpertura, che dovrebbe accompaÃ?Âgnarsi alla definizione di un pacchetÃ?Âto di misure a tutela dei vivai, avrebÃ?Âbe anche il sapore della definitiva rappacificazione fra via Allegri e viaRosellini, tra la Figc e l’organizzazioÃ?Âne presieduta da Maurizio Beretta. Ma se la decisione dello scorso anno venne presa autonomante dalla Figc, anche sull’onda del fallimento monÃ?Âdiale, adesso, per tornare indietro (cioè alla situazione in vigore dal 2008 al 2010) ci vorrebbe la richiesta di qualcuno. E quel qualcuno non può che essere la Lega di serie A, quella più direttamente interessata.
ATTESA -In Federazione sono ancora in attesa di una comunicazione, di un segnale di esistenza in vita, di una riÃ?Âchiesta ufficiale. Il fatto è che in LeÃ?Âga a Milano sembra regnare il caos: un presidente dimissionario e ormaiimpegnato in un altro lavoro, società continuamente sul piede di guerra che da mesi discutono sulla questioÃ?Âne dei soldi dei diritti televisivi senÃ?Âza riuscire a trovare un accordo. In una situazione del genere, anche un problema considerato lo scorso anno talmente rilevante da suscitare una lunga e clamorosa protesta, può riÃ?Âschiare di passare inosservato. A via Allegri (ieri chiusa perchè a Roma era festa) osservano e attendono. Non c’è una pregiudiziale contrarieÃ?Âtà all’apertura al secondo extra-coÃ?Âmunitario (purchè accompagnata da una difesa dei vivai nazionali) ma qualcuno la richiesta la deve fare.
Fonte | Corriere dello Sport