2016

Se per la Juve è solo un incidente lo è anche per il Bayern

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Ceffoni per Juventus e Bayern Monaco in vista del ritorno di Champions: solo due intoppi?

Improvvisa, quanto dirompente nelle sue dimensioni, battuta d’arresto per la Juventus di Allegri: tre schiaffoni dall’Inter che, dopo la prevista dimostrazione di forza incassata dal Bayern Monaco in Champions League, quantomeno riportano i bianconeri sul pianeta Terra anche sul palcoscenico nazionale. L’effetto è decisamente contenuto dall’esito dei calci di rigore: in finale di Coppa Italia accede la Juventus e l’obiettivo, seppur malamente, resta centrato.

TRE IMPERFEZIONI – La premessa è talmente ovvia da apparire scontata: al cospetto di una squadra che infila quindici vittorie consecutive e centra 49 dei 51 punti disponibili nelle ultime 17 gare di campionato si può soltanto battere le mani. Espressione di personalità e mentalità vincente, fattori che scaturiscono innanzitutto dalla solidità di una difesa che ha sempre recitato il ruolo cruciale dei recenti successi bianconeri. Pelo nell’uovo dunque: in ordine temporale l’atteggiamento piuttosto remissivo mostrato nello scontro scudetto con il Napoli, da vincere a tutti i costi ma oggettivamente portato a casa soltanto grazie ad un colpo fortunoso, il dominio sul piano del gioco subito dal Bayern Monaco – prima di un’invidiabile reazione – che ha come scusante l’eccesso di forza dell’avversario stesso, infine l’atteggiamento poco consono riservato alla sfida di Coppa Italia con l’Inter.

PERCHE’ IL TUTTO PUO’ RIENTRARE SUBITO – Quantomeno l’eccellente prestazione dell’Inter di Mancini può aver dettato la via alle squadre che da qui alla fine saranno chiamate ad affrontare la Juventus: attaccarla. L’atteggiamento remissivo non paga: il gol prima o poi, da una squadra più forte della tua, nella stragrande maggioranza dei casi lo prendi. Ed a quel punto raramente ne resta uno. Dunque meglio provarci a viso aperto: magari il risultato finale non muta, ma almeno torni a casa con la consapevolezza di averci provato. Tante volte l’avversario di turno della Juventus non ha dato questa impressione. Allegri può rendere il tutto un mero incidente di percorso servendosi di tre direzioni: la prima già imboccata, ossia quella di assumersi la responsabilità di una sfida personalmente preparata male. Il resto lo fa una gara di per sé trappola, con la percezione di una qualificazione già raggiunta e la mancata (percezione) della rabbia di un’Inter ferita dall’esito dei recenti scontri diretti, ed una formazione assai rimaneggiata nelle scelte iniziali. Fattore che peraltro ha accresciuto l’inefficienza nell’approccio a cui si è assistito in quel di San Siro.

SI CADE ANCHE IN GERMANIA – Il Bayern Monaco cade per la seconda volta in campionato e per la prima tra le mura amiche dell’Allianz Arena, dove nel corso della stagione complessiva nessuno era riuscito a portar via un solo punto. A sorprendere è il doppio svantaggio subito dal miracoloso Mainz: dopo un’ora di gioco gli uomini di Guardiola erano riusciti a trovare il pareggio con il solito Robben, ma si sono lasciati nuovamente scavalcare da un indomito avversario. Spia dell’energia accesa? Qualche segnale del resto era arrivato proprio allo Juventus Stadium, dove dopo un’ora di gioco spaventosa per livello di prestazione risultava complesso ipotizzare un veemente ritorno bianconero. O soltanto un legittimo calo di attenzione dovuto alle otto lunghezze di distanza dalla diretta inseguitrice Borussia Dortmund? Restano i numeri di un andamento mostruoso: il Bayern Monaco all’Allianz Arena vince sempre ed alla Juventus, fatta eccezione per i pareggi da 3-3 in su, non le basterà neanche essere alla pari se vuole fare strada in Champions League. Mettiamola così: se è solo un incidente di percorso, lo è per entrambe. Se è allarme, lo stesso.

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