Editoriale

Volata Scudetto, Milan e Inter con la febbre a 90

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L’ultima domenica di Serie A dovrà compiere il destino della volata Scudetto: l’Inter insegue il Milan sperando nel miracolo

Una volata Scudetto così non la vivevamo davvero da parecchio tempo. Tutto negli ultimi novanta minuti di fuoco, a riscaldare ulteriormente il bollente tardo pomeriggio sullo Stivale.

Sveglia puntata alle ore 18 quando il duello tra Milan e Inter si dipanerà con un occhio in campo e un orecchio alla radiolina, come si sarebbe detto e scritto in altri tempi.

Tutto nelle mani del Diavolo, l’affare è ben noto, con la doppia chance da potersi giocare in un Mapei Stadium che si annuncia interamente o quasi rossonero. Per Pioli l’ultimo ostacolo è il Sassuolo, una di quelle bucce di banana da evitare con il piglio giusto per non ritrovarsi sedere a terra.

La bestia nera Berardi e il gioiello Scamacca, già determinanti nel successo neroverde dell’andata, gli spauracchi che Tomori e compagni dovranno scongiurare. Per concludere un percorso straordinario e quanto mai meritato con l’atteso Tricolore.

A non troppi chilometri di distanza, un San Siro altrettanto gremito coltiverà la speranza di un sorpasso all’ultimo giro che avrebbe del clamoroso. Pena, il rimpianto di aver buttato via un titolo almeno tre volte in una stagione comunque impreziosita da due trofei: nel finale di un derby dominato e scialacquato, nel filotto di sette punti e in sette partite e infine nel buco nero di Bologna.

L’Inter di Simone Inzaghi ha dimostrato spesso e volentieri di essere superiore ai cugini, ma è mancato quel killer instinct che con Antonio Conte era stato invece marchio di fabbrica in Serie A. Così i nerazzurri si ritroveranno a dover sbrigare la pratica Sampdoria e poi soprattutto pensare a quel che succederà altrove. Da Reggio Emilia a Milano, la febbre a 90 colpirà nerazzurri e rossoneri. Vinca il migliore.

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