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Sconcerti si scusa con la Juve, ma attacca Icardi: «Vuole farsi abbassare il prezzo»

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Il giornalista ed editorialista, Mario Sconcerti, si è scusato per l’uscita infelice nei confronti della Juventus, e ha attaccato Icardi

L’editorialista del Corriere della Sera, Mario Sconcerti, si è scusato per le parole rivolte nei confronti della Juventus e di Cristiano Ronaldo, pronunciate settimana scorsa nel corso della trasmissione “Il bello del calcio” su Canale 21. In quell’occasione, Sconcerti se n’è uscito con «A me non frega niente di Cristiano Ronaldo, della Juve. E il fatto che non me ne freghi niente è un vantaggio. Glielo dico qui: Juve merda. Non me ne frega niente». Il video ha fatto il giro del web e Sconcerti è stato additato di esser contro i bianconeri. Quest’oggi, sul proprio quotidiano, ha voluto perciò far chiarezza e chiedere scusa per l’uscita infelice. Ecco le sue parole: «A proposito di Juve, un piccolo inciso personale. Vorrei chiedere scusa alla Juve e alla sua gente per una battuta fatta una settimana fa in tv. Ero convinto fosse ironia, è diventata una sciocchezza. Stavolta hanno avuto ragione i social». 

«La gara contro l’Atletico? C’è troppo pessimismo. Il risultato è secco, ma l’hanno già ribaltato l’Ajax e lo United. In Italia rispettiamo troppo lo 0-2 perché veniamo da vecchie mentalità, tempi in cui un solo gol decideva sempre la partita. Non è più così, si segna molto di più, c’è una normalità oggi nel gol che prima non esisteva. Certo servono una grande partita e una grande Juve, ma non sarebbe un evento anomalo passare il turno. L’Inter? E’ venuto il momento di guardare meno al progetto di gioco. Non conta come puoi diventare, non c’è più tempo. Conta cosa sei, i risultati che ottieni sono più importanti di come li ottieni. Bisogna vivere senza futuro, gestendo la settimana per la partita e la partita per se stessa». 

«Per questo va benissimo il risultato dell’Inter anche se ha giocato male per un tempo. Serviva un gol, dopo l’Inter si è liberata e ha dato anche buoni segnali di gioco nonostante gli infortuni. Resta incomprensibile la storia di Icardi. Se la rottura è con lo spogliatoio, come potrà mai ricomporsi davvero? Viene a volte quasi da pensare che Icardi punti ad abbassare il suo prezzo. Fuori dalla Nazionale, fuori dall’Inter, con la fama di uomo caldo ma di strana disciplina, è lontano dalla valutazione di due mesi fa». 

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