Mario Sconcerti sottolinea le prestazioni in chiaroscuro di Juventus e Roma all’esordio in Champions League: «Messi-Dybala? Troppa differenza»

L’analisi del giornalista Mario Sconcerti all’indomani dell’esordio delle formazioni italiane in Champions League sul CorSera sottolinea le differenze così grandi tra le formazioni italiane e spagnole. A partire dalla debacle della Juventus contro il Barcellona, segnale di «mancanza di personalità complessiva e la conferma che la squadra ancora non c’ è né si sa quale debba essere. La cosa certa è che la Juve prende sempre gol, è confusa davanti ad avversari rapidi e ha difficoltà a imporre un gioco». Pochi giorni fa il giornalista aveva tracciato un ‘paragone’ tra Dybala e Neymar, oggi invece confronta i due argentini: «Tra Dybala e Messi c’ è stata una differenza così grande, così sostanziale, da farci sembrare tutti matti quando ne abbiamo invocato il confronto».

Tra 4-3-2-1, al netto di tante assenze, e i cambi del secondo tempo, tante le analogie con la finale di Cardiff in cui è stata proprio la concentrazione a mancare nei secondi 45′: «Il dubbio è non sappiamo più cosa sia la Juve oggi». Prosegue Sconcerti: «Allegri ha perso il suo modulo creativo senza avere nel frattempo trovato niente». Si passa poi allo 0-0 della Roma contro l’Atletico: «È riuscita a non perdere la Roma contro l’ altra spagnola, l’ Atletico, ora come ora a metà classifica in Liga. C’ è stata poca partita, Simeone ha quasi dominato. Anche qui si è avuto spesso l’ impressione di essere stati invitati al tavolo sbagliato. Prendiamolo per quello che è, un inizio. E dimentichiamolo in fretta. Ma l’ idea che il sole degli altri sia sempre più caldo sta costruendosi ormai un’ autostrada».