Importante giornata presso la procura di Cremona in merito all’operazione “Last Bet” portata a termini dai carabinieri di Cremona. Era il giorno di Cristiano Doni, bandiera dell’Atalanta, ed il suo avvocato così ha parlato ai microfoni di SkySport 24: “Doni è molto provato e dispiaciuto per la vicenda., ovviamente si è reso conto della situazione. Mi è stato consentito di vederlo per un’ora oggi così sono riuscito a parlargli. Il coinvolgimento di Doni è minore di quanto possa pensarsi: a leggere tra le righe dell’ordinanza, si capisce che è coinvolto ma in maniera significamente minore.
L’utenza della Sim non era intestata a persone fisiche. Atalanta-Piacenza? Ne hanno parlato tutti, non credo di dovermi dilungare. Gran parte dell’interrogatorio è stato basato su questa partita.Le ipotesi accusatorie sono confermative. La Sim romena? Era una scheda italiana, ricaricabile ed intestata a un romeno di Cervia. Tentativo di fuga? Da come si sono stretti la mano Cristiano e gli agenti di polizia escludo che questo sia accaduto. In cima ai suoi pensieri c’è l’Atalanta”.
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