2012
Scommesse, Pisacane: “Con me e Farina due pesi e due misure”
Niente gloria per Fabio Pisacane, difensore della Ternana che ha assistito alla ribalta mediatica e professionale del collega Simone Farina del Gubbio, encomiato per aver denunciato di essere stato approcciato per combinare il match di Coppa Italia della scorsa estate contro il Cesena. Anche il difensore della Ternana, sei mesi prima, si era reso autore di un gesto analogo, ma nel suo caso il percorso non ha preso le sembianze di un cammino verso la ‘Hall of fame’ del fair play: “Mi dispiace perchè sono stati usati due pesi e due misure: senza nulla togliere a Farina, perchè si parla di lui e non di me, che l’ho fatto per primo? – le parole del giocatore napoletano alla ‘Gazzetta dello sport’ -. Ho provato a darmi una spiegazione, ma spero non sia quella giusta: ho pensato che risaltare il gesto di un ragazzo dei quartieri Spagnoli di Napoli non sarebbe stato facile; la mia città viene sbattuta in prima pagina solo quando c’è da parlare dei camorristi o dei rapinatori di rolex. Io ho fatto una cosa normalissima, un atto doveroso che non merita premi o riconoscimenti: ma in un contesto dove si elogiano certi atteggiamenti, sarebbe stato giusto farlo a trecentosessanta gradi”. Il giocatore della Ternana intende camminare comunque a testa alta, nonostante non sia in vista per lui nè una chiamata dalla Nazionale nè un invito per una serata di Gala della Fifa: “Da questa storia esco fortificato, alla fine dei premi o della pubblicità non mi frega niente. Mi interessa poter camminare a testa alta e poter mettere la testa sul cuscino la sera. Quando successe tutto mi sono sentito solo: di me non è stato detto nulla, non mi sono sentito veramente protetto. Non l’ho vissuta bene: le notizie non erano ancora uscite nella loro completezza e c’era già chi dubitava di me. Solo Tommasi mi ha cercato via mail, poi è arrivato l’invito al galà dell’Aic. Ma dalla Federcalcio nessuno, e pensare che poteva essere un vanto per tutta la Lega Pro”. Una telefonata del ct azzurro Cesare Prandelli sarebbe comunque gradita: “Gli direi grazie, lo stimo tantissimo. Ma un giro di campo con la Nazionale non mi cambierebbe la vita. Non è il mio chiodo fisso, non so neanche se ci andrei: dipenderebbe dal giorno, io penso più che altro ad allenarmi”.