2017

Schelotto ad Allegri: «Bentancur: arriverà alla Juve al top»

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Schelotto rassicura Allegri: quando a luglio Bentancur si trasferirà alla Juventus sarà un giocatore di vent’anni con l’esperienza di un trentenne

L’allenatore del Boca Juniors parla del talento uruguaiano, acquistato dalla Juventus e che arriverà a giugno, Rodrigo Bentancur. Il giovane under20, a dire del suo allenatore, arriverà in bianconero non solo al top della forma, ma anche con un bagaglio di esperienze degno di un trentenne. Per lui ancora Boca, fino a fine stagione, cosa che rende estremamente contento l’allenatore, ex Palermo. Intervistato ai microfoni di Tuttosport, Schelotto fa una disamina del talento di Bentancur: «Sono molto contento che Rodrigo resti: è un giocatore fondamentale per il mio Boca. Abbiamo bisogno di lui per vincere il campionato. Siccome Tevez è andato in Cina, ora Bentancur è ancora più importante per noi. Angelici mi aveva promesso che non l’avrebbe ceduto fino a luglio ed è stato di parola. È migliorato molto. Ora è titolare, ma sono convinto che crescerà ancora perchè vorrà dimostrare ai tifosi di essere un giocatore top».

IL TRASFERIMENTO ALLA JUVENTUS – A luglio Bentancur si trasferirà alla Juventus e, secondo Schelotto, ci arriverà nella migliore delle condizioni fisiche e mentali: «Quando andrà a Torino a luglio, sarà un giovane con molta esperienza. Giocherà nella Juventus come un calciatore di 30 anni e non di venti. Non è da tutti giocare alla Bombonera a 18-19 anni. Se ti imponi nel nostro stadio, con tutta la pressione che c’è, è difficile sbagliare altrove. Il paragone con Pogba? È soprattutto fisico. Rodrigo è un giocatore box to box, molto dinamico. Assomiglia molto anche a N’Zonzi del Siviglia. Da noi Bentancur gioca in coppia con Gago, nei due centrocampisti davanti alla difesa nel 4-2-3-1 (lo stesso che utilizza Allegri n.d.r.), è il modulo migliore per lui. Personalmente mi piace parecchio la novità tattica di Allegri: è bella e offensiva»

PREGI, DIFETTI E VOTI – L’analisi del giocatore: «Il suo pregio è l’abilità tecnica con cui passa la palla. Riesce a trovare i compagni a 30-40 metri di distanza con estrema facilità. Ha una tecnica da 8 0 9, nel gioco areo 9: è molto alto e aggressivo. Può migliorare sulla concentrazione, come tuti i giovani tende ad avere delle pause nell’arco dei 90 minuti. Caratterialmente mi ricorda Sensini e Javier Zanetti, miei ex compagni in Nazionale. Rodrigo è una buona persona, educata ed è pure molto bravo a scuola. Del campionato italiano abbiamo parlato solo la scorsa estate quando il Milan era interessato a lui. Ma nei prossimi mesi ci sarà modo di dargli qualche consiglio».

 

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