L’ex numero uno FIFA avrebbe intascato mazzette a partire dal 1990

Siamo alla fine dell’era Sepp Blatter: l’ex presidente della FIFA (attualmente sospeso insieme a quello della UEFA Michel Platini) nelle ultime ore sarebbe stato coinvolto nell’ennesimo grande scandalo del calcio mondiale e, a questo punto, le possibilità che ne esca pulito sono prossime allo zero. Blatter sarebbe infatti invischiato nello scandalo ISL, su cui starebbe indagando da qualche mese l’FBI. L’ISL (International Sport and Leisure) è l’agenzia di marketing che detiene i diritti televisivi della FIFA, una sorta di Infront su vastissima scala tanto per intenderci. Tra il 1990 e gli anni 2000, cioè per praticamente oltre un decennio, la compagnia svizzera avrebbe pagato la bellezza di 100 milioni di dollari in tangenti in nero ai funzionari della FIFA, tra cui anche lo stesso Blatter, per ottenere l’esclusiva dei diritti televisivi delle varie edizioni dei Mondiali di calcio. 

SCANDALO FIFA: BLATTER ANCORA NEI GUAI – Lo scandalo, venuto alla luce in verità già una prima volta nel 2010, aveva visto in un primo momento Blatter assolto dal Comitato Etico FIFA (secondo le prime ricostruzioni lo svizzero non era a conoscenze delle mazzette pagate dalla ISL ai vari funzionari). Negli ultimi mesi però l’FBI, andando a fondo nella faccenda, avrebbe trovato le prove della colpevolezza di Blatter, che già prima rischiava la radiazione dai ranghi del calcio mondiale, figuriamoci adesso. Tra i vari membri FIFA invischiati nello scandalo anche l’ex presidente FIFA, predecessore di Blatter, Joao Havelange, a capo dell’organizzazione fino al 1998.