A Bergamo la vita da bomber non è dura: Scamacca pronto a prendersi l'Atalanta
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A Bergamo la vita da bomber non è dura: Scamacca pronto a prendersi l’Atalanta

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L’inizio di una nuova era per Gianluca Scamacca: destinato a percorrere il percorso che tutti i bomber hanno fatto all’Atalanta

“Che fatica la vita da Bomber”. Frase ironica certo, ma ci sono attaccanti che tale etichetta all’interno del rettangolo di gioco l’hanno persa: una stagione negativa segnata da aspettative mai mantenute, poco minutaggio o addirittura infortuni.

L’Atalanta questi centravanti li fa suoi, presentendo un terreno fertile per costoro. Sarà la città di Bergamo a scaturire determinati effetti, soprattutto pazienza e dedizione nel farli esplodere: l’ultima chance che diventa un trampolino di lancio per il calciatore, e alla società un’altra pagina di storia da scrivere.

Goku per fermare i Sayan ha avuto bisogno di Re Kaioh; stessa cosa Gianluca Scamacca con un altro Re Kaioh, anch’esso del nord, chiamato Gasperini: mister che con questi giocatori trova sempre pane per i suoi denti. Il ragazzo non avrà ancora imparato correttamente il Kaioken (in parole povere la condizione ideale), ma la doppietta di ieri ha dimostrato che la strada è quella giusta.

Scamacca è un misto di dinamismo che gli permette di fare reparto da solo e di una fisicità che gli consente anche di essere un buon colpitore di testa (senza dimenticare la sua freddezza sottoporta). Un bomber differente da Duvan e Hojlund, andando di parallelismo storico, addirittura per certe gesta rammenta molto Sergio Floccari: la girata fatta e poi annullata per fuorigioco è stata speculare a quella realizzata dall’ex 33 contro l’Inter di Mourinho.

Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma ci vorrà ancora molto da lavorare per puntualizzare quella storia che l’Atalanta non vuole distaccarsi: a Bergamo la vita da bomber non è mai dura.