2014

Sassuolo, Zaza: «Ricorderò il 2014 per tutta la vita»

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L’attaccante neroverde ha parlato al sito ufficiale UEFA

Si sta togliendo qualche soddisfazione con la maglia del Sassuolo, tant’è che nel suo futuro si intravede già la Juventus: Simone Zaza si è confidato ai microfoni del sito ufficiale UEFA. Ecco come ha parlato l’attaccante: «È stato un anno positivo per me, ho vissuto anche momenti difficili sia dal punto di vista personale che da quello dei risultati di squadra. Però siamo stati bravi, sia io sia la squadra, a reagire e a rialzarci. Il 2014 resta comunque l’anno del mio esordio in Nazionale e quindi me lo ricorderò per tutta la vita».

TRA PASSATO E FUTURO – Zaza ricorda i tempi dell’Atalanta: «A Bergamo ho passato quattro anni fantastici, purtroppo, non per mia scelta, sono dovuto andare via. Qualcuno non ha creduto in me, le società fanno delle scelte, in quel caso hanno deciso così. L’esperienza con l’Atalanta rimane comunque un magnifico ricordo. Penso che uno dei motivi che mi ha portato fino in Serie A sia il fatto di aver giocato praticamente in tutte le categorie, girando molto e facendo tanta gavetta. Questo sicuramente mi ha fortificato. Di essere un giocatore di altissimo livello devo però ancora dimostrarlo».

AMBIENTE – L’attaccante parla anche del Sassuolo: «Per me Sassuolo è stato ed è ancora il posto ideale per crescere. Mi sento di poter dare molto di più, di poter migliorare sempre di più. Il Sassuolo non lo vedo come una provinciale, è la mia squadra, un’ottima squadra. Il mio obiettivo è migliorare con i miei compagni il risultato dello scorso anno.Io penso che sia bello anche il mio presente, con il Sassuolo stiamo crescendo come collettivo, spero di fare tanti gol e di consacrarmi con questa maglia. Mi auguro di trovare continuità, quella che inseguo è la costanza di rendimento. Per il resto è normale che ci sia in me l’ambizione di arrivare a giocare ai massimi livelli con una grande squadra, se e quando ne sarò pronto».

CONTE – Zaza parla anche del ct azzurro: «Non molla niente, meticoloso, preciso e molto determinato. Le cose devono andare esattamente come le ha preparate, altrimenti non è soddisfatto. Dicono tutti che sia un martello, io dico invece che è un grande allenatore e non posso che ringraziarlo per avermi dato la possibilità di giocare in Nazionale».

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