Il patron ambizioso: «Non mi piace solo partecipare»

Giorgio Squinzi ha conquistato più visibilità con il Sassuolo che da quando è a capo di Confindustria: è stato lo stesso patron del club neroverde a rivelare la curiosità. «Il fatto di essere proprietario del Sassuolo mi dà più visibilità che non la presidenza di Confindustria. Quando mi capita di essere in centro a Milano noto che la gente mi riconosce più per questo e non per essere il presidente di Confindustria», ha dichiarato Squinzi ai microfoni di Soul, programma di Tv2000.

LA SCALATA – Il patron del Sassuolo ha parlato poi della crescita del club: «Il Sassuolo è nato come una sponsorizzazione pubblicitaria, perché il fatto che vi sia il distretto delle ceramiche ha permesso al nostro gruppo di diventare internazionale. E’ come pagare un debito di riconoscenza. L’ho preso quando era una piccola squadra retrocessa in Promozione, l’ho sistemato e siamo passati subito in C2, da lì la salita fino alla Serie A».

PARTECIPARE… E VINCERE! – Infine, Squinzi ha parlato del suo progetto, mostrandosi particolarmente ambizioso: «Non sono un decoubertiniano, non mi piace solo partecipare, anzi vorrei sempre vincere. E’ un modello di impresa italiana che funziona, legato al territorio e con molti italiani. Su 26 giocatori a contratto abbiamo 23 italiani e 3 stranieri, invece c’è capitato di giocare contro squadre con 11 stranieri in campo. Non ce l’ho con gli stranieri, ma l’omogeneità è una buona cosa, offre un vantaggio perché tutti capiscono gli schemi dell’allenatore, non ci sono barriere linguistiche e i risultati sono migliori».