2016
Di Francesco: «Sbagliato imporre il proprio modulo»
Il tecnico del Sassuolo dà lezione di tattica: «Difendo a zona, amo l'”11 vs 0″»
C’è chi dice che non si può inventare più niente a livello di tattica ma Eusebio Di Francesco non la pensa così. L’allenatore del Sassuolo dice che bisogna essere creativi e ricercare sempre nuove esercitazioni anche in base all’avversario, per Di Francesco infatti conta la continuità nell’esercitazione. E poi le sedute video, quasi un’ora di visione a settimana per ogni giocatore, Di Francesco spiega che a Sassuolo sono i collaboratori a personalizzare i video e lui passa anche tre ore di fronte alla tv. Sulla tattica invece ecco cosa afferma: «Non c’è un tempo stabilito per le sedute di tattica, preferisco dieci minuti di attenzione massima che vederli dormire e per reparti lavoro meglio. Turnover? Secondo me si lavora meglio».
DIFESA – Di Francesco continua la sua lezione e svela di scrivere frasi motivazionali ai giocatori prima di ogni gara, poi sul sistema di gioco spiega: «Io se ho il mio sistema di gioco allora cerco i giocatori che lo possono interpretare meglio ma se subentro allora devo adattarmi alla rosa che trovo. Imporre il 4-3-3 è un errore ma il mister deve aver peso nelle scelte di mercato». Il tecnico del Sassuolo argomenta poi come si affronta una squadra che si difende bassa, ovvero girando palla velocemente per trovare varchi e creare superiorità numerica. E poi i metodi di allenamento: «Punto molto sugli “11 vs 0” perché sono la base, così si insegnano molti aspetti di tecnica e tattica individuale. Con Zeman facevamo anche 45 minuti al giorno. Noi lavoriamo sulla palla, il secondo è il compagno e poi porta e uomo. Difesa? Sulle palle inattive difendo a zona».
INTENSO – Come si fa a tenere alta l’intensità? Di Francesco risponde così: «Con la mia presenza sul campo che è motivazionale, vivo l’allenamento come se giocassi. Poi evito i calci piazzati, palla sempre in gioco per evitare tempi morti». A Tuttosport poi il mister del Sassuolo parla di un regolamento scritto a inizio stagione dai giocatori e condiviso sia da lui che dai calciatori, poi parla di come controlli anche la vita privata dei suoi ragazzi. Secondo Di Francesco la tecnica applicata e di situazione è sempre migliorabile, mentre sul finale dell’intervista prima elogia Marcelino del Villarreal e poi racconta un esercizio per allenare il tridente: «Quattro sagome in linea, che delimitano il fuorigioco una punta centrale, due ali e un centrocampista. L’ala riceve palla dal centrocampista, sposta il pallone e manda il primo attaccante in taglio direzione sul primo palo oppure tra centrale e terzino avversari».