2013
Sassuolo, Rossi: «Programmiamo il futuro, con la Juventus…»
SASSUOLO ROSSI JUVENTUS – Giovanni Rossi è stato uno dei principali artefici del miracolo Sassuolo, sia nella doppia salita dalla vecchia Serie C alla massima serie, sia nella costruzione di un gruppo che per otto giornate consecutive è rimasto imbattuto e punta alla salvezza. Il direttore sportivo degli emiliani, intervistato dai colleghi di Tuttosport alla vigilia della sfida contro la Juventus, ha parlato anche degli affari di mercato svolti in estate con i bianconeri.
LAVORO CHIARO – «Le difficoltà le avevo messe in conto – ha esordito Rossi – . Noi del Sassuolo la differenza rispetto alle concorrenti dobbiamo farla proprio nei momenti difficili. Il nostro blasone è inferiore, anche se in parte lo compensiamo con la forza della nostra proprietà. Il mercato con la Juventus? Si è svolto alla luce del sole. Il dottor Squinzi mi ha dato l’opportunità di ricoprire il ruolo di direttore in A e io l’ho colta. La mancanza di stranieri è un caso? No, gli stranieri faticano a comprendere la serietà del nostro progetto e della proprietà. Con un italiano, o comunque con uno che già gioca in Italia da un po’, l’appeal è maggiore. In tempi non sospetti eravamo su Mitroglu, Iturbe e Zapata del Napoli: però…»
SOCIETA’ E GIOVANI – Rossi ha parlato anche dei progetti futuri del Sassuolo, basati anche sull’arrivo di giovani talenti come Domenico Berardi: «C’è uno stadio di proprietà, il Mapei Stadium, fondamentale per crescere. Vivere da vicino la nascita dello Juventus Stadium mi è stato di aiuto. Identica invece è rimasta la capacità di programmare. Berardi? È un predestinato. Pur essendo giovanissimo, non avverte le pressioni. Deve solo continuare a lavorare così. Pogba è un buon modello: Paul già al Le Havre e al Manchester United era di un’altra categoria rispetto ai suoi coetanei. Pronto per il grande salto? Non mi permetto di dare consigli. Comunque sono convinto che la Juve non se lo farà sfuggire.»