2014

Sassuolo, Rossi: «Prima la salvezza, poi stadio e vivaio»

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Il presidente neroverde ha analizzato il momento della squadra.

CALCIOMERCATO SASSUOLO ROSSI – Agente commerciale della Mapei in Emilia negli anni 70’, Carlo Rossi è entrato nel Sassuolo in qualità di responsabile del settore giovanile nel 2002; dopo l’arrivo del patron Giorgio Squinzi è diventato il presidente. Intervenuto ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” per rispondere alle domande dei tifosi, il presidente neroverde ha parlato del momento della squadra: «Malesani? Pur con tutto il rispetto e tutta la riconoscenza per Di Francesco, dovevamo intervenire: abbiamo scelto un uomo di esperienza per cercare di invertire la rotta e dare una scossa all’ambiente. C’è una grande progettualità ma c’è anche il fatto di aver dovuto affrontare nel mercato estivo le difficoltà di una piccola neopromossa per la prima volta in A. Molti calciatori non se la sono sentita di accettare le proposte del Sassuolo e quindi in estate abbiamo investito prevalentemente sui giovani e dato fiducia allo zoccolo duro di calciatori che ci avevamo portato in A. Solo nel mercato di gennaio siamo riusciti ad equilibrare la rosa inserendo elementi d’esperienza che ci potranno dare la spinta decisiva per raggiungere la salvezza. Contiamo di iniziare la risalita contro il Parma. Io penso che il Sassuolo stia onorando nel migliore dei modi la sua prima partecipazione al campionato di Serie A. Di certo non siamo disperati e ci giocheremo le nostre carte per evitare la retrocessione! Comunque le formule contrattuali ci consentiranno una certa flessibilità nella malaugurata ipotesi di una retrocessione in Serie B».

SALVEZZA – Rossi crede nelle possibilità di salvezza del Sassuolo: «Le possibilità di salvarci ci sono. Saranno decisivi gli scontri diretti delle prossime settimane. Io ho fiducia nelle persone che ci hanno portato fino a dove siamo ora e ho fiducia nelle scelte tecniche che abbiamo fatto. Se in dieci anni siamo partiti dalla C2 e siamo arrivati in Serie A significa che sugli “uomini” abbiamo fatto pochi errori. Per il futuro l’unica precauzione da prendere è quella di non dimenticare mai che il Sassuolo è… il Sassuolo!».

PROGETTO – Il presidente nerovrde ha parlato poi del piano: «Sui giovani c’è un progetto più ampio: abbiamo 11 calciatori under 24 e la loro valorizzazione si completerà nel caso riuscissimo a raggiungere la salvezza. Ci serviranno un paio d’anni per consolidarci e poi vedremo i frutti del nostro lavoro e del nostro investimento sui giovani. Al momento un ritorno a Sassuolo come sede delle partite ufficiali non è all’ordine del giorno anche perché lo Stadio Ricci di Sassuolo è diventato il nostro centro di allenamento, con manto erboso completamente rifatto, nuovi spogliatoi e palestra all’avanguardia. Un piccolo gioiello in centro a Sassuolo. Il dott. Squinzi ha scelto il Sassuolo per un senso di riconoscenza verso un territorio che ha dato la possibilità all’azienda Mapei di crescere e diventare leader mondiale nel proprio settore».

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