2016
Duncan: «Io volevo fare il giornalista!»
Il centrocampista del Sassuolo sulla sua passione per i droni e i videogames
Alfred Duncan è molto sincero riguardo al suo golazo contro il Milan di domenica scorsa: «Se ci riprovo altre dieci volte, in sei casi la palla va in curva». Non c’è contraddittorio per il centrocampista del Sassuolo, rimane solo il video di uno dei gol più belli della stagione, segnato da un giocatore che sa prendersi in giro anche sui social con gli amici De Silvestri e Obiang. Duncan sa che il gol è frutto di uno schema ben riuscito: «Mi sarebbe riuscito meglio se avesse calciato un destro ma siamo stati bravi a tenere il Milan in area. Errore di Bacca? Non saprei, ho visto il velo di Sansone e ho tirato».
RICORDI – Duncan poi lascia spazio ai ricordi, a quando nel ritiro dell‘Inter Primavera era il boss e Mbaye, che faceva entratacce su tutti, nemmeno sfiorava il ghanese: «Mi chiamava “capo”, quando gli altri facevano casino io li zittivo, siamo ancora amici». Dall’Inter si va ancora a ritroso agli anni in Ghana quando, a otto anni, i suoi lo mandarono in un collegio a due ore da casa dove avrebbe potuto studiare, e giocare a calcio ovviamente. «Io volevo diventare giornalista! Mi piaceva parlare di economia e politica, ma poi un amico di mio zio mi ha visto giocare e sono stato preso dall’Inter subito». Curiosità raccontata da Duncan: al provino con l’Inter i nerazzurri presero lui e scartarono Chibsah, adesso al Frosinone.
IL DRONE – Duncan, che adesso ha anche una famiglia italiana visto che è stato preso in affido, si sofferma sul tema del razzismo: «Penso sia un problema ma voglio parlarne meno possibile, meno se ne parla meglio è». A La Gazzetta dello Sport poi Duncan cambia totalmente tema e si definisce una mezzala sinistra abile nel cambio gioco, un po’ meno nel tocco di prima; infine si parla di videogiochi e della sua passione per i giochi online e pure del drone che possiede: «Di Francesco non me lo ha mai chiesto, ma io registro i calici di punizione con quello. Il problema è che Consigli lo mira e per poco non lo ha preso, sia chiaro che lo ripaga lui…»