2016
Sassuolo, con la Juve è uno scontro diretto?
Qualificazione in Europa League archiviata con agevolezza, punteggio pieno in campionato se non fosse per il caso Ragusa: avvio super per il Sassuolo
Ci viene subito in soccorso il presidente Giorgio Squinzi, che nell’immediato post-gara della sfida d’andata del preliminare di Europa League tra Sassuolo e Lucerna così parlava: “La nostra è una crescita continua, nella scorsa stagione abbiamo lottato alla pari delle grandi. Ora ci aspettiamo 8 punti in più, il che vorrebbe dire accedere alla prossima Champions League”.
ED I FATTI… – Nonostante le cessioni pesanti di Vrsaljko e Sansone, pezzi pregiati della bottega di Eusebio Di Francesco, l’evidenza dà ragione alla visione del patron nero verde: una qualificazione all’Europa League raggiunta senza batter ciglio, fattore non scontato considerando i rischi che un battesimo internazionale si porta inevitabilmente dietro in termini di personalità e caratura, un avvio di campionato specchio credibile dell’ottimo rendimento europeo. Sei punti, ottenuti in trasferta a Palermo ed al Mapei contro il Pescara, diventati (momentaneamente, in attesa del ricorso presentato dalla dirigenza sassolese) tre per via del noto e compromettente caso Ragusa.
JUVE TEST PROBANTE? – La sosta per le nazionali un incidente di percorso assolutamente evitabile, quando il rischio di rompere un vero e proprio incantesimo è dietro l’angolo. Al rientro, peraltro, subito l’avversario che più di ogni altro avresti voluto evitare: lo spauracchio Juventus, regina d’Italia e della recente sessione di calciomercato. Ma come è da intendere questa partita per gli uomini di Di Francesco? A sentire il vertice Squinzi l’odore sarebbe quello di un vero e proprio scontro diretto. I ricordi spingono verso questa direzione: proprio a Sassuolo, un anno fa, si assistette alla manifestazione più imperversante della crisi bianconera. I percorsi poi, nel medio termine, furono giocoforza diversi: ma oggi questo Sassuolo può nutrire l’ambizione di restare al passo con le grandi e mettere concretamente piede sul podio della Serie A?
ORGANIZZAZIONE SOPRA OGNI COSA – E’ l’unica carta veritiera che questo Sassuolo può giocarsi al cospetto della Juventus per fornire un segnale al campionato: della sua forza, certamente, ma anche dell’eventuale – e tutta da riscontrare – vulnerabilità bianconera. Per la Juventus sono state due settimane oltremodo movimentate dal via vai dei nazionali, per il club emiliano al contrario la possibilità di lavorare lontano dai riflettori e preparare al meglio un incontro così atteso. Se agli ingredienti proposti si aggiunge l’assenza del top player e trascinatore Berardi, il piatto è servito: questa Juventus può essere sorpresa esclusivamente dal tenore del gioco. Dalla preparazione maniacale della gara. Dalla trasformazione dello svantaggio di non avere i campioni che popolano le nazionali al vantaggio di poter lavorare nella classica settimana tipo. Il succo è l’esaltazione del più brillante calcio di provincia, opposto al calcio delle star: magari non è uno scontro diretto ma impari, vale però la pena vederlo.