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Sassuolo, i due volti dei neroverdi: cosa non funziona nel calcio di De Zerbi
Dopo il sogno sfumato dell’Europa League, il Sassuolo torna coi piedi per terra. Cosa manca ai ragazzi di De Zerbi per il salto di qualità
Il Sassuolo aveva illuso tutti a inizio stagione. I ragazzi di Roberto De Zerbi erano partiti fortissimo, collezionando nei primi due mesi di campionato ben 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte. I neroverdi avevano ottenuto risultati importanti, come la vittoria contro l’Inter e il pareggio a Firenze. Tutti credevano di avere di fronte la rivelazione per la lotta per la qualificazione in Europa League. Il club emiliano, però, è crollato sorprendentemente.
Nel 2019, infatti, il Sassuolo ha collezionato una sola vittoria, mentre ha perso ben 7 partite. Pesano i punti persi contro squadre sulla carta inferiori, come l’Empoli e il Bologna. Cosa manca, quindi, alla squadra di De Zerbi?
Innanzitutto bisogna riconoscere che i neroverdi hanno un organico decisamente inferiore rispetto alle squadre che la precedono in classifica: è mancata, tuttavia, la continuità sul campo. Il problema più grave risiede nella fase difensiva. La squadra si sbilancia molto con il gioco propositivo del tecnico ex Benevento, ma poi concede troppo agli avversari. Non è casuale il dato dei gol subiti: sono ben 47, che valgono il titolo di terza peggior difesa del campionato, dietro a Empoli e Chievo, in piena lotta salvezza. Il Sassuolo ha bisogno di maggiore equilibrio se vuole tornare a stupire come ad inizio stagione.