2020
Sassuolo, chiuso un 2020 da record. Il 2021 per sognare l’Europa
Il pagellone sul 2020 del Sassuolo con vista sul 2021. I migliori e i peggiori dell’anno, cosa aspettarsi ancora dai neroverdi di De Zerbi
Il Sassuolo ha chiuso il suo 2020 con 58 punti nell’anno solare, il suo miglior anno di sempre. I neroverdi lo scorso anno hanno disputato una grande seconda parte di stagione, chiudendo all’ottavo posto, quest’anno sono ripartiti confermando praticamente tutta la rosa e con la vittoria in casa della Sampdoria all’ultima giornata hanno festeggiato il quarto posto dopo 14 giornate. L’obiettivo è l’Europa. I neroverdi sperano di festeggiarla nel 2021, al terzo anno del ciclo De Zerbi. L’aver confermato il tecnico e in buona sostanza tutta la squadra che aveva fatto bene nella passata stagione, resistendo agli assalti milionari per i vari Locatelli, Boga, Berardi e Caputo, è stato sicuramente un segnale di forza e un segnale anche della volontà del club, che spera di tornare a viaggiare non solo sul territorio italiano.
Da segnalare indubbiamente Ciccio Caputo, 2,7 gol a partita con lui in campo dall’inizio, praticamente 3 reti a gara. Nel 2020 sono stati 19 i gol realizzati dall’attaccante barese in 30 partite, tra i migliori 5 bomber del calcio italiano. Junior Traoré ha chiuso il 2020 nel migliore dei modi con 2 gol nelle ultime tre partite: come riporta Opta, Hamed é l’unico calciatore nato dopo l’1/1/2000 ad aver segnato almeno due gol in ognuno degli ultimi tre campionati di Serie A. Filip Djuricic è stato decisivo con gol e assist. Manuel Locatelli è cresciuto sotto ogni punto di vista fino ad arrivare a conquistare la maglia della Nazionale. Domenico Berardi – considerato ‘bad boy’ e incostante solo da chi non segue attentamente le vicende neroverdi – ha realizzato 95 reti con la maglia del Sassuolo (ricordiamo che è un esterno d’attacco non un centravanti), 7 in 13 partite in questa stagione, 11 assist complessivi nel 2020 e 13 reti (alla faccia della discontinuità). Menzione d’onore anche per Consigli e Ferrari, tornati agli antichi splendori e a Boga, trascinante nella prima parte del 2020, fermato dal Covid nella seconda parte.