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Chi te lo fa fare di andare al Mapei Stadium sotto il sole? L’amore per l’Atalanta
La trasferta dei tifosi dell’Atalanta al Mapei Stadium: esordio tra caldo, entusiasmo e tanta voglia di ricominciare a viaggiare
L’amore è consente ad ognuno di noi di andare oltre il limite, compiendo gesti fino al giorno prima etichettati come impensabili. Follie per conquistare l’anima gemella? Forse, ma nulla di paragonabile a quello per l’Atalanta: tanta voglia di ripartire anche sotto un sole talmente cocente che se venisse raccontata a chi non vive di pane e Dea, la domanda subita sarebbe la seguente: “Ma chi te lo fa fare”.
C’è chi ha la fortuna di avere la seconda casa al mare da utilizzare durante le vacanze, nel caso degli atalantini è il Mapei Stadium di Reggio Emilia: impianto che rammenta cavalcate europee e raggiungimento di traguardi che sembravano irraggiungibili, dando la possibilità di sognare sotto le stelle. 3515 tifosi nerazzurri vogliono inaugurare una stagione che li vedrà protagonisti non solo in Italia, ma anche in Europa, e presentarsi in massa è il miglior biglietto da visita.
Chilometri di autostrada dove nel mezzo qualche birra fresca. L’attesa è faticosa da affrontare visto il caldo terrificante. Qui rispunta la frase “Chi te lo fa fare di subire un caldo così per una partita di calcio” , forse anche da parte di coloro che a 100 metri di distanza sono all’acquapark. Dagli scivoli acquatici agli spalti del settore ospiti dove fin da subito si colorano di neroblu (ormai l’azzurro è consumato dal sudore).
Tifo smisurato, cori continui, opinioni tra amici sulle scelte tecnico tattiche e su quello che sarà l’impatto dei nuovi (decisivo). Più l’Atalanta attacca e più la voce si alza come se fosse il Sassuolo la squadra ospite che non può fare nulla se non aggrapparsi allo 0-0. Segna CDK verso la fine e sembra quasi una vittoria pronosticata, ma il rumore del popolo orobico suggerisce di non abbassare la guardia, e puntualmente il settore esplode al goal di Zortea.
Al fischio finale Kolasinac e compagni festeggiano sotto il settore, ma l’ultima parola spetta a De Roon che festeggia le 300 presenze con l’Atalanta: dietro una cornice che lo ha sempre portato sul palmo della mano. Tempo di ritornare a casa subito, altri tendono ad andare di fretta pur di non perdere l’ultimo treno o addirittura il pullman. E ritornando al quesito iniziale non c’è bisogno di tanti giri di parole. “Chi te lo fa fare? Semplice, l’amore per l’Atalanta”.