2017
Sarri sullo Shakhtar: «Sfida difficile, possono crearci difficoltà»
Maurizio Sarri, le parole alla vigilia della sfida di Champions con lo Shakhtar
Maurizio Sarri ha parlato così ai microfoni di Premium Sport: «Dobbiamo pensare a fare la nostra prestazione. La prima partita è sempre condizionante ed è importante vincerla. Dobbiamo concentrarci perché sarà una partita difficile contro una squadra molto tecnica e che attacca a pieno organico. Non dobbiamo andare in difficoltà difensivamente, dobbiamo approcciarla bene e tirare fuori il nostro modo di giocare per metterli in difficoltà. La mentalità è importante, ma tra quella e un po’ di fortuna la differenza è minima. A Bologna mi sono arrabbiato perché nel primo tempo non abbiamo giocato come sappiamo. Nel secondo tempo siamo migliorati, ma serve migliorare la prestazione e non guardare solo il risultato – ha proseguito l’allenatore azzurro – Il turnover? E’ un luogo comune che io cambi pochi giocatori, qualche interprete è probabile che venga cambiato rispetto a Bologna. I complimenti per il nostro gioco? Intrighiamo per il nostro gioco in velocità e tecnico».
Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, ha parlato alla vigilia del match di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk
Alla vigilia del match di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk, il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato ai microfoni di Premium Sport: «La prima gara in un girone da sei partite è di certo condizionante, quindi è importante. Sarà una sfida difficile, perché gli ucraini hanno grande tecnica e quando attaccano con tanti calciatori possono crearci problemi. Dobbiamo avere il giusto approccio alla gara e giocare come sappiamo».
Sulla vittoria di Bologna: «Tra la mentalità da grande squadra e l’avere un po’ di fortuna, la differenze è sempre minima. A Bologna nel primo tempo mi sono arrabbiato perché la prestazione non era al pari della nostra qualità. Il secondo tempo è stato discreto e abbiamo vinto, ma dobbiamo concentrarci più sulle prestazioni che sul risultato, perché se giochiamo bene il risultato arriva quasi sempre».
Sul ballottaggio Mertens-Milik: «Dire che io non cambio mai è solo un luogo comune. L’anno scorso ho utilizzato 24 calciatori e siamo stati una delle squadre che ha mandato in campo più giocatori. Vedremo se domani cambieremo le maglie e può essere che cambieremo anche qualche interprete. Il nostro obiettivo in questa Champions? Arrivare agli ottavi, ma in un girone come questo non è scontato. Il City è sopra tutti, le altre tre se la giocano alla pari. Per ora comunque l’obiettivo è superare la gara di domani».
Sulle belle parole di Maradona: «Per motivi dati dall’anagrafe, quello a cui Maradona crea più emozione sono io. Quasi tutti i miei calciatori sono nati dopo che lui ha smesso di giocare a Napoli, per me invece resta un ricordo molto forte. Ogni volta che parla bisogna prestare molta attenzione. Resta un idolo e per me continua ad esserlo ancora».
Sarri ha poi parlato anche di Hamsik e del fitto calendario autunnale: «Lo supporto nei momenti difficili perché so che poi mi darà il 101%. Per me è un giocatore insostituibile, ragion per cui esce spesso perché altrimenti non potrebbe rifiatare. Del resto, questo calendario internazionale è allucinante così come il mercato ancora aperto dopo l’inizio del campionato. Quando lo dicevo io ero semplicemente uno che si lamentava, oggi che lo dice Agnelli è così per tutti».