2014
Sarri: «L’Empoli come l’Athletic Bilbao»
L’allenatore dell’Empoli: «I giocatori li costruiamo, non li compriamo»
La Serie A regala a volte storie favolose, come quella di Maurizio Sarri, oggi allenatore esordiente nella massima serie con l’Empoli, ma fino a qualche anno fa impiegato in banca e mister più per divertimento che per lavoro (raccontammo la sua storia in questo articolo). Maurizio Sarri è anche uno senza peli sulla lingua, un toscano schietto, e lo ha dimostrato nell’ultima intervista rilasciata della quale vi riportiamo di seguito un breve estratto.
ATHLETIC EMPOLI – «Non paragonateci a Sassuolo o Genoa, loro comprano i giocatori e noi invece li dobbiamo costruire. Stranieri? Servono se fanno la differenza, i nostri giovani spesso sono penalizzati da scelte societarie assurde. Empoli a km 0 come l’Athletic Bilbao? Ci può stare, con l’identità territoriale è più facile raggiungere un’identità di gioco. I nostri tifoso sono meno freddi di quel che sembra, ricordo la contestazione in B dopo lo 0-3 con l‘Ascoli, fu un inizio terribile ma Corsi rischiò dandomi fiducia e abbiamo vinto in due. Il nostro calcio si è appiattito, abbiamo stadi e campi brutti, non possiamo rendere appetibile un prodotto così. Quota 40? Il livello si è abbassato, al Sassuolo bastarono 34 punti».
AUPA EMPOLI – Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e, oltre al romantico paragone tra l’Empoli e l’Athletic Bilbao, si è lasciato andare anche a considerazioni più generali: ha punzecchiato gli arbitri rei di averlo espulso troppe volte, ha riconosciuto il bel gioco del suo Empoli frutto di un modulo collaudato come il 4-3-1-2, ha anche toccato il tema della crisi delle milanesi. Infine però ha ammesso di non essersi mai immaginato un bell’impatto così con la Serie A a 55 anni.