Editoriale

Sarri e Italiano tra vecchi e nuovi fantasmi

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Nella settima giornata di Serie A, lente d’ingrandimento su Sarri e Italiano: i tecnici di Lazio e Fiorentina alle prese con antichi e nuovi fantasmi

Maurizio Sarri e Vincenzo Italiano probabilmente non pensavano che l’intermezzo europeo avrebbe scatenato un putiferio. Le clamorose e pesanti sconfitte incassate dal Midtjylland e dall’Istanbul Basaksehir sono state una legnata scomoda da digerire: tra vecchi e nuovi fantasmi, il futuro è tutto da scrivere. E già da questa settima giornata di Serie A Lazio e Fiorentina sono obbligate a fornire risposte concrete.

Il tecnico già campione d’Italia con la Juve ha letteralmente sbottato ai microfoni, parlando di “germe” da estirpare e addirittura ipotizzando di essere lui stesso l’untore. O magari qualcuno del gruppo, da individuare ed eliminare per non ricadere negli ormai consueti “crolli emotivi”, così come li ha definiti lo stesso Sarri, che già dalla scorsa stagione contraddistinguono la creatura biancoceleste. E soprattutto per non vivere un altro campionato da incompiuta o giù di lì.

Per certi versi più sorprendenti le difficoltà che sta vivendo invece l’allenatore gigliato, tra i più interessanti e quotati nel panorama degli emergenti. L’avvio a singhiozzo in Italia così come in Europa una controtendenza rispetto a quanto di buono mostrato sino allo scorso maggio. E con una panchina che non sembra nemmeno più così salda: la sfida al Verona rischia di essere un pericoloso crocevia.

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