Il tecnico dell’Empoli: «L’ho detto all’arbitro, che mi ha cacciato»

EMPOLI MILAN SERIE A – Intervistato dai microfoni di Sky Sport al termine del match, Maurizio Sarri, tecnico dell’Empoli, ha spiegato il motivo dell’espulsione rimediata a fine primo tempo: «Mi è sembrato rigore, perché Bonera era lontano dal compagno e dunque avrebbe potuto fischiare rigore, perché c’era il tempo di togliere il braccio. Son stato espulso perché fondamentalmente ho sbagliato: ho detto all’arbitro che quando vedono squadre con le maglie a righe hanno paura a fischiare. La mia frase, seppur a caldo, è sbagliata, ma mi aspettavo un po’ più di compresione da parte dell’arbitro».

DUBBI – Un paio, però, gli episodi dubbi, secondo il pensiero di Sarri; «Non voglio parlare di complotti, assolutamente, e poi io l’episodio del fallo di mano l’ho visto da cinquanta metri di distanza. Certo, poi c’è stato il rosso per doppia ammonizione a Valdifiori e nessuna sanzione nei confronti di Muntari, che è stato protagonista di un fallo in ripartenza e che, già ammonito, andava espulso».

EPISODI – Nel complesso, comunque, ottima la prova dei padroni di casa: «Venendo da una partita giocata tre giorni fa, se avessimo tenuto il ritmo dei primi 30-35 minuti probabilmente non avremmo la salvezza come obiettivo. Sono stati decisivi gli episodi, due in particolare oggi: il gol di Torres a fine primo tempo, che avremmo meritato di concludere con un divario più ampio, e l’errore di Tavano a inizio ripresa, con il pareggio di Honda arrivato due minuti più tardi».