2018
Saponara e “babbo” Sarri: Fiorentina-Napoli sfida speciale
Per Saponara Sarri è una persona speciale: il “babbo” che ha avuto a Empoli sarà suo avversario domenica in un Fiorentina-Napoli che promette scintille
Fiorentina-Napoli di domenica è una partita che racchiude molte partite. Una su tutte è quella tra Riccardo Saponara e Maurizio Sarri, due personalità completamente diverse ma unite da un passato comune e da una enorme stima. Vale la pena ricordare che entrambi sono sbocciati a Empoli e sono diventati grandi al Castellani, anche se nell’anno della promozione azzurra in Serie A Saponara aveva già preso la strada verso Milano e il Milan. Il talento romagnolo è stato per anni un obiettivo del Napoli di Sarri e, soprattutto quando il toscano arrivò al San Paolo, sembrava che il trequartista potesse prendere la via per Fuorigrotta. Il passaggio dal 4-3-1-2 iniziale al 4-3-3 attuale ha cambiato le carte in tavola, ma solo sul mercato. Perché Fiorentina-Napoli sarà la sfida di Saponara col suo “babbo” Sarri, un nomignolo che gli affibbiò scherzosamente Valdifiori ai tempi dell’Empoli. Curiosamente potrebbero trovarsi di fronte proprio il giorno dopo la nuova promozione dell’Empoli in Serie A, quando si dice il destino.
Fiorentina-Napoli: Saponara e Sarri, il babbo e il figliolo
Sarri arrivò a Empoli e trovò un giovane Saponara, che diventò il fulcro offensivo della squadra toscana. Andò in doppia cifra, si prese la Nazionale Under 21 e andò al Milan. Poi, un anno e mezzo dopo, con l’Empoli già in Serie A, tornò al Castellani fortemente voluto da “babbo” Sarri. Disputò una metà di stagione da fenomeno e tornò a essere il Saponara decisivo visto anche in Serie B, uno stato di forma confermato anche l’anno successivo con Giampaolo. Soprattutto, Sarri e Saponara brillarono in Empoli-Napoli 4-2 del maggio 2015, probabilmente la miglior partita della storia recente dell’Empoli. Non sono mancati anche gli screzi, perché Sarri esigeva molto da Saponara. Sempre 2015, Empoli già salvo e sconfitto a Verona, Saponara segna ma Sarri sbraita: è stato il peggiore, la squadra deve andare in ritiro per concentrarsi, solo il ds Carli riuscì a fermarlo. Domenica al Franchi saranno avversari, ma solo sul campo perché il feeling tra i due era proprio come tra “babbo” e “figliolo”.