2014
Sannino: «Siamo partiti nel modo peggiore. Faccio i complimenti al pubblico di Catania».
Il tecnico degli etnei analizza la difficile situazione in classifica
Situazione pericolosamente complicata per il Catania. Gli etnei, partiti con il favore dei pronostici, incassano l’ennesima sconfitta e rimangono fermi nelle secche della classifica. La gara del Massimino, persa contro un Bari placabile in fase offensiva, apre ad una contestazione sempre più accesa tra il pubblico locale e la dirigenza siciliana, rea di non aver rinforzata adeguata la squadra ad inizio estate. In sala stampa, ai microfoni di CalcioNews24.com, è intervenuto a commentare la difficile condizione ambientale il tecnico dei rossazzurri, Giuseppe Sannino: «L’episodio di Leto? Non mi ha detto nulla. Era deluso della sostituzione. Non è successo nulla. Siamo partiti nel peggior modo possibile, prendendo un gol sugli sviluppi di un fallo laterale. Siamo riusciti a rientrare in gara, ma oggi, per come è andata la gara alla fine, dobbiamo restare con le orecchie basse. Un grazie va al pubblico. Io non guardo ai fischi finali, ma alle presenze allo stadio. Nella vita c’è il bello ed il brutto, l’importante è saper gestire i vari momenti. In Inghilterra pensano alle gare successive, qui in italia pensiamo invece per abitudine al presente e alla gara persa nell’immediato. Non possiamo crocefiggerci, ma pensiamo al domani per superare un momento difficile. La situazione psicologica? Di questo non parlo, per me è aria fritta. Perché Garufi e non Parisi dal primo minuto? Al di là del ruolo, non posso non guardare all’età anagrafica. La difficoltà della fase difensiva? Non posso buttare la croce addosso su tutti. Siamo stati in emergenza. Vedi Peruzzi schierato da centrale. Ma la situazione di indisponibilità è legata a tutti i reparti. Faccio i complementi per le prestazioni di Escalante, Marcelinho e Barisic. Non è facile calarsi in questa situazione giocando in poche occasioni».
SITUAZIONE INFORTUNI: «Io ho parlato più volte con il preparatore atletico Vetrone. Anche lui vorrebbe lavorare con i titolari. Non possiamo fasciarci la testa, ma vivere la situazione di emergenza. Sono arrabbiamo con Peruzzi. Con la sua ammonizione perdiamo un altro elemento per la prossima gara».
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo