2015
Zenga: «Esonerato per via dei tifosi»
Le parole di Zenga dopo l’esonero: «Cassano? Sapete come è finita…»
Walter Zenga è stato esonerato da allenatore della Sampdoria. Non è mai stato amato dai tifosi e lo stesso Zenga ha spiegato il suo punto di vista: «Non ho recriminazioni per quanto fatto alla Sampdoria e non è nemmeno andata male perché avevamo due punti in meno della Juventus e quattro del Milan. Strano però che per motivare l’esonero mi sia stato detto che i tifosi ce l’avevano con me. Mi sembra segno di come va il calcio in Italia di questi tempi perché se vado sotto la gradinata a parlare coi tifosi ricevo una diffida dalla Lega Calcio mentre una società invece ti esonera perché i fan ti contestano. È una contraddizione bizzarra».
SPECULARE – Zenga ha continuato: «Tutto questo mi fa pensare al perché io vivo all’estero, è un fatto di cultura sportiva, di dare importanza alle cose giuste anche nel calcio. Sarò io a esser fatto male ma mi prendo sempre la responsabilità delle mie scelte. Sono in pace con la mia coscienza e so di aver fatto quello che potevo, anche dire scusa dopo le sconfitte perché non tutti sano farlo. Non si può contestare la vacanza a Dubai visto che lì ho mia moglie e due figli piccoli che non vedevo da settimane, poi ero autorizzato dal presidente Ferrero. Qualcuno però ci ha speculato».
ARRICCHITO – Il Secolo XIX riporta anche queste parole di Zenga: «Sono stato forse l’unico allenatore di A che ha trascorso l’ultimo giorno di mercato all’Ata Hotel di Milano per assistere alla chiusura delle operazioni della mia squadra, non mi sono mai risparmiato e anima e corpo mi sono gettato nelle cose riguardo la Sampdoria. Se la rosa dopo il mercato è rimasta così com’è forse è anche merito mio e invece arrivano solo accuse. Cassano? Sono stato chiaro e sapete come è finita, lui è un grandissimo e glielo ho detto ma non è in forma. Le mie non sono scusa, solo considerazioni che un giorno faremo quando tornerò a parlare dell’avventura Samp che mi ha comunque arricchito».