2016

Viviano: «Samp, se non mi cacci io resto»

Pubblicato

su

Le parole del portiere sul futuro e sul sogno azzurro

La Sampdoria di Montella, protagonista di una stagione complicata, ha trovato in Emiliano Viviano una vera e propria certezza soprattutto quando si è trattato di respingere i rigori avversari. L’ex portiere viola ha parato 4 tiri dal dischetto, un aiuto prezioso per la Samp e una sorta di messaggio per Antonio Conte, dato anche l’infortunio di Mattia Perin.

DECIDE IL CT – Viviano ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport soffermandosi sulla possibilità di essere convocato per Euro 2016 e sul proprio futuro, verosimilmente tinto di blucerchiato. Queste le parole di Viviano: «Non sono d’accordo che se sei in un buon periodo e stai facendo bene automaticamente tu venga convocato. C’è un c.t. pagato per scegliere, vale per i portieri come per i centravanti. E’ giusto avere l’ambizione come è giusto rispettare le decisione del c.t. che è pagato e paga per ognii scelta» ha spiegato l’estremo difensore della Samp.

ACCETTA LE CRITICHE – Una Samp da cui Viviano appare più che mai stregato: «Sto qui a vita non lo dico perché non sono ruffiano. Ma qui sto bene. Sono uno che vive di passioni, che sente l’ambiente e il gruppo. Accetto che mi critichino come portiere ma soffro se mi dicono che sono una brutta persona, anche perché non è vero. Questo gruppo è super e la gente mi vuole bene, mi trova e mi abbraccia. Se non mi cacciano loro…io resto».

Exit mobile version