2016

Ferrero: «Totti può ancora dare tanto»

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«Cassano? Il suo nemico è se stesso. Montella? Ha passione»

Parte con una riflessione l’intervento di Massimo Ferrero ai microfoni di Centro Suono Sport: «La rovina dei giovani giocatori sono i genitori e gli stipendi troppo alti, ma vedo comunque del buono, come quando ho subito un piccolo intervento e i miei giocatori mi hanno dedicato la vittoria. Forse non sarò un grande presidente, ma bisogna recuperare un’umanità che in questo settore si è persa. Senza il tifoso, ad esempio, non c’è partita, ma ognuno deve fare il suo lavoro. C’è una confusione pazzesca e ciò non giova al calcio», ha dichiarato il presidente della Sampdoria.

FANTASIA AL POTERE – Ferrero ha parlato poi di Francesco Totti: «E’ una persona molto intelligente, ho avuto modo di conoscerlo tanti anni fa. Non so come l’abbiano trattato, ma penso che non abbia ricevuto quello che ci sé meritato per quello che ha dato. Nessuno al mondo può permettersi di metterlo in discussione, per cui, se è stato trattato male, la colpa è anche sua, perché non deve permetterlo. Almeno per un altro anno può dare tanto al calcio italiano. Secondo me sarà impossibile trovare un sostituto. Rimarrà una leggenda». Su Antonio Cassano invece: «Ho un ottimo rapporto con lui. Il suo nemico è se stesso. Ha bisogno ogni tanto che qualcuno gli dica le cose come stanno e io lo faccio».

IN PANCHINA – Poi ha evidenziato la mancanza nel calcio italiano di un vero bomber, come quello che era Vincenzo Montella: «Il centravanti più forte che la Roma ha avuto è stato Montella. Si vede anche oggi quando allena che ha passione e che insegnerebbe tutto il giorno i segreti del calcio. Zenga, invece, è una persona molto introversa: non ha accettato certi consigli che invece sono necessari, perché i giocatori giovani vanno messi sotto torchio. Con lui invece non si sentivano sicuro e allora abbiamo deciso di cambiare».

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