2014
Sampdoria, Sensibile: «Ecco cosa manca a Soriano. Grazie a Mihajlovic…»
Continua l’ex diesse blucerchiato: «Convocazione in Nazionale? Per Roberto si tratta del coronamento di un percorso intrapreso da lui con grande coraggio»
SAMPDORIA SENSIBILE SU SORIANO – Uno dei gioielli della sorprendente Sampdoria di Sinisa Mihajlovic è certamente Roberto Soriano, talentuoso centrocampista che si è guadagnato anche la convocazione di Conte in Nazionale. Uno dei primi a scommettere su di lui è stato Pasquale Sensibile, ex diesse blucerchiato, ecco le sue parole ai microfoni dei colleghi di Sampnews24.com: «Convocazione in Nazionale? Per Roberto si tratta del coronamento di un percorso intrapreso da lui con grande coraggio. Finito l’anno della promozione in serie A con il presidente Garrone decidemmo di tracciare un percorso contrattuale rispetto a quattro giocatori che erano Fiorillo, Obiang, Krsticic e Soriano. Fiorillo venne dato al Livorno, dei tre rimanenti il prolungamento di Roberto fu sicuramente il più problematico perché lui era quello che giocava di meno, e non percepiva la fiducia di cui riteneva aver bisogno».
RINNOVO NEL 2012 – «Scommessa o certezza? A me piace sempre dire la verità. Dal punto di vista tecnico erano lampanti le grandi potenzialità di Roberto. Lui di sicuro, nella mia gestione, era quello che giocava meno perché dal punto di vista della concentrazione e della continuità non si comportava come avrebbe dovuto. Lo dico perché Roberto sa chiaramente che il tasto su cui battevamo tutti era quello. Devo confessare che anche io ho tentennato nel periodo in cui si dovette decidere sul suo rinnovo, perché tutti credevamo nelle sue capacità e nel fatto che fosse forte almeno quanto gli altri compagni di reparto, ma se non lo avesse capito lui per primo il salto di qualità non sarebbe arrivato. Alla fine l’accordo, faticosamente, si trovò e a quel punto rimaneva soltanto trovare qualcuno che trovasse il coraggio di dargli spazio e di farlo sentire importante per un organico».
CENTROCAMPISTA COMPLETO – «Mihajlovic? Esattamente. Mihajlovic probabilmente ha permesso a Soriano di colmare quel gap di attenzione e responsabilizzazione che altri allenatori non erano riusciti a inculcargli, e parlo anche della mia gestione. In quel periodo abbiamo avuto tre allenatori, e avevamo dato spazio a Obiang e Krsticic perché in quel momento erano affidabili. Cosa manca per il salto di qualità? Io credo che da un centrocampista così completo, così intelligente, e così abile a riconoscere le situazioni di gioco ci si possano aspettare 6/8 gol a stagione. Se, con la sua grande capacità di inserimento, Roberto riuscirà a diventare letale in fase realizzativa potrà essere un giocatore da top club. Per il resto, ha tutto».