2012

Sampdoria, Sensibile: “Contestazione naturale e corretta”

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Ã?«Non c’è niente di sopportabile in questa situazione. Siamo arrivati alla fine del girone d’andata con una situazione diametralmente opposta a quella che auspicavamo l’estate scorsaÃ?». Così Pasquale Sensibile si è presentato in sala stampa al termine del passo falso interno contro il Varese. Ã?«Io, come responsabile della parte tecnica, ho il dovere di dire che quello che si è visto oggi non è assolutamente accettabile per quello che è la Sampdoria – ha poi continuato il direttore sportivo blucerchiato -. Mi rendo anche conto che i tifosi sono sicuramente stufi di sentirselo dire e pensano che io mi diverta con le parole a prenderli in giro. Io invece sono qui a parlare, perchè se ci si sottrae a quest’impegno si creano equivoci forse ancora più fastidiosiÃ?».

Dissenso. Ã?«Non è mia intenzione – ha precisato – prendere per i fondelli nessuno, meno che mai una tifoseria che anche oggi imperterrita ci ha incitato fino alla fine, fino a quando ha legittimamente manifestato il loro dissenso. A un certo punto mi sono domandato dove trovano la forza e quanta fede hanno queste persone a incitare questa squadra e la società , in questo mi riferisco al sottoscritto. In 6 mesi siamo stati capaci di far diventare, in maniera ridicola, Marassi un problema. Oggi non mi permetto di parlare di problemi psicologici della squadra: dobbiamo avere la forza di dire che siamo assolutamente inadeguati a quello che il blasone e la storia della Sampdoria richiederebbero. Mi fermo qui sennò rischio di cadere nel grottesco. Non dobbiamo più dire ciò che dobbiamo fare, dobbiamo farlo e bastaÃ?».

Stimolo. Ã?«Così come abbiamo ritenuto responsabile a suo tempo Atzori per la sua quota, stiamo constatando che anche questo allenatore sta facendo un ottimo lavoro sul campo. Ha un’ottima risposta a livello di disponibilità  da parte dei giocatori, anche se quello che conta è quello che non si riesce sistematicamente a presentare in campo durante le partite. Nei giorni scorsi avevamo fissato a giovedì la partenza per Padova; stasera cercheremo di capire se il ritiro anticipato può essere una soluzione. In queste situazioni, ci si deve inventare qualcosa, qualcosa che possa andare a toccare uno stimoloÃ?».

Rivoluzione.
Ã?«Nel mercato per fare una qualsiasi trattativa bisogna essere d’accordo in tre: le due società  ed eventualmente il giocatore. La Sampdoria in queste settimane ha dato dei segnali e di sicuro dal mercato dovremo attingere delle forze nuove. Il termine “rivoluzione” è stato tuttavia associato alla Sampdoria in modo improprio: “rivoluzione” si può usare quando si ha la certezza di poter perfezionare delle uscite e qui di certo non c’è assolutamente niente. Alcune cose sono comunque ben avviate ed è nostra intenzione cambiare tutto quello che si può cambiare. Pur tenendo conto che non prenderemo 10-11 giocatori nuoviÃ?».

Dignità . Ã?«Oggi mi sento di dire che dobbiamo dare dignità  al lavoro che stiamo facendo e provare a salvare la dignità  della squadra per cui lavoriamo. Provare a guadagnare faticosamente il rispetto della tifoseria. Non siamo nelle condizioni di prendere impegni con la gente: dobbiamo solo abbassare la testa e tirare su, voltarci indietro le maniche. Dobbiamo assumerci la responsabilità  e provare a porre rimedio ai nostri problemi. Qualcuno consiglia le dimissioni, ma i consigli li ascolto sempre e poi faccio di testa miaÃ?».

Contestazione.
Ã?«Credo che la contestazione nei miei confronti sia naturale, soprattutto tenendo conto del fatto che è già  stato cambiato un allenatore. Per una società , l’esonero di un allenatore è un evento importante, che lascia il segno. Il cambio di tecnico vuol dire un livello di guardia molto alto. Ed è inevitabile che quando, nonostante un nuovo allenatore, la media punti peggiora e l’atteggiamento dei calciatori rimane discutibile, il mirino si sposti su chi ha fatto queste scelteÃ?».

Responsabilità . Ã?«Io però voglio dire ancora una volta che la contestazione è corretta, perchè la famiglia Garrone mi ha messo in condizione di fare le scelte e tutto quello che è stato portato qui è frutto di valutazioni, sicuramente condivise, ma personali. à? dunque giusto che la gente rivolga la sua manifestazione di dissenso nei miei confronti, perchè sono il responsabile. Da parte mia – ha concluso Sensibile – c’è un grande senso di responsabilità  e sofferenza per ciò che sta succedendo. Io, per la mia quota, fino a oggi ho evidentemente lavorato maleÃ?».

Fonte | Sampdoria.it

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