2009
Sampdoria, Pazzini: “Mai chiesta la cessione”
Nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata al Secolo XIX, l’attaccante della Sampdoria, Giampaolo Pazzini, ha confermato di voler restare in blucerchiati e di non aver mai chiesto alla dirigenza di cambiare aria. Molti club si sono interessati a lui, ma il suo obiettivo ora è conquistare la qualificazione ai gironi di Champions League con quest amaglia: “Quale sarebbe la prima domanda che mi farebbero i tifosi? Se resto alla Samp perchè giornali e televisioni in questo ultimo periodo hanno parlato tanto di calciomercato. E quasi sempre il mio nome viene citato. Io però risponderei che resto. Non ho mai chiesto di andare via. Se i giornali scrivono tutte balle? No, no…tutte balle no…Quest’estate sono “andato a giocare” per Napoli, Milan, Benfica, Bayern, Arsenal, Manchester City. Non è semplicissimo giocare per tutte insieme. Mi hanno fatto fare un bel giro d’Europa. E quasi sempre la Juve. In questo caso spenderei meno benzina. Perchè mi cercano questi club e non il Ponte Buggianese? Solo perchè il Ponte Buggianese non cerca un attaccante con le mie caratteristiche. Aumento di stipendio? No, no niente. Però insomma non è comunque questo il modo giusto per parlarne. Se devo dire qualcosa al presidente Garrone lo faccio di persona, non sui giornali. Chi ha detto non venderei Pazzini alla Juve nemmeno per cento milioni? Garrone. Se lui è un braccino corto? No. Penso sia uno molto attento al bilancio. Se mi mancano Zauri e Guardalben? Si, il gruppo dell’anno scorso è stato fantastico e sarebbe stato bello confermare tutti. Se fossi costretto chi venderei tra Cassano, Palombo e Poli? Questa è un’annata fondamentale per noi. Sono tutti giocatori importanti e guai a chi li tocca. Prandelli ha il mio numero? Ce l’ha sempre, è sempre quello, speriamo non l’abbia perso o che non gli abbiano fregato il telefonino. Come va con Di Carlo? Bene. Abbiamo trovato un allenatore che ha molto carisma e voglia di fare. Sta tanto sul campo, cerca di trasmettere tanto. Credo e spero che possa fare bene. Qualcosa è cambiato, ma è normale. Cerchiamo di adattarci e fare quello che ci chiede. Chi segna più gol tra me e Toni? Lui ha detto che voleva fare più gol di me. Io dico che voglio vincere la scarpa d’oro. La Coppa Italia? Abbiamo un conto in sospeso, cerchiamo di arrivare fino in fondo. La Champions? Quelle sono sempre le stesse. Forse è la volta del Chelsea. Mercoledì Brema. Cominciamo finalmente a sentire la partita vicina, in ritiro tra allenamenti e amichevoli non entri mai in clima. Siamo orgogliosi di fare questa partita. Ora nei playoff c’è pure la musichetta”.