2013

Sampdoria, Palombo: « Nessun motivo di rivalsa contro l’Inter»

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SAMPDORIA PALOMBO INTER – Angelo Palombo, come si legge sulle colonne di SampMagazine, ha rilasciato un’interessante intervista nella quale parla della sconfitta contro il Cagliari, del momento blucerchiato e del suo stato di forma. Queste le sue parole, riportate dai colleghi di SampnNews24.com:

Sul momento dei blucerchiati: «Contro il Cagliari abbiamo letteralmente sbagliato tutto, pensavamo di aver preparato bene la partita, il risultato ci ha detto che non è stato così. Bisogna ripartire subito, rimboccarsi le maniche e cominciare di nuovo a giocare come sappiamo fare a partire dall’Inter. Sicuramente dopo quello che è accaduto due anni fa possiamo dire di non sapere cosa sia il sentirti “appagati”. Ora siamo come San Tommaso, fino a che la salvezza non è matematica non ci fermeremo. Siamo dei professionisti e dobbiamo raggiungere la quota salvezza». 

Sul nuovo ruolo: “Io nasco mediano, ho sempre fatto quello e credo sia il mio ruolo. La retrocessione nel reparto difensivo mi ha imposto di adattarmi e migliorarmi. Ci sono pro e contro: posso impostare l’azione a partire dalla difesa ma nell’ambito delle marcature devo sopperire quando mi trovo davanti giocatori che mi danno venti centimetri di altezza o sono nettamente più veloci di me. Per quanto riguarda il futuro della Sampdoria sono felice dei rinnovi di Pedro, Nenad e di Eder perché sono grandi professionisti, grandi giocatori e il cammino della Sampdoria sembra ben delineato nel ripartire dalla crescita dei suoi giovani».

Sulla sfida contro l’Inter: «Non ho motivi di rivalsa. L’esperienza è stata comunque formativa, una tappa importante in un ambiente importante e di campioni. Sento ancora molti degli ex compagni, sarà un piacere ritrovarli. L’inter sta passando un momento complicato, è partita con un rinnovamento e ora stanno pagando in esperienza. Noi dovremo giocare da Sampdoria e saperli mettere in difficoltà, senza avere paura di nessuno. E poi giochiamo a Marassi davanti alla nostra tifoseria che sa fare la differenza».

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