2014
Sampdoria, Palombo: «Doria, la mia vita. Che onore toccare le ‘400’!»
SERIE A SAMPDORIA PALOMBO – Un week-end perfetto. Domenica Angelo Palombo festeggerà nella sua ‘Marassi’ le 400 presenze con la maglia della Sampdoria: «Un traguardo bellissimo – ha spiegato a ‘Tuttosport’ – ed emozionante, per di più a Marassi, che ritengo la mia casa. Un traguardo, però, insperato un anno e mezzo fa…».
PROBLEMATICHE – Non tutto, infatti, è filato per il verso giusto nell’esperienza blucerchiata: «I mesi fuori rosa sono stati i più difficili della mia carriera, ma ho seguito quello che mi diceva il cuore e ho voluto tenere duro. Sapevo che avrei potuto dare ancora tanto per questa maglia e così è stato. Devo ringraziare per sempre Delio Rossi, che mi ha ridato fiducia: difensore o centrocampista poco importa, volevo solo giocare».
ALLENATORI – Delio Rossi, uno dei tanti allenatori importanti avuti a Genova: «Quello che umanamente mi ha trasmesso di più è Novellino, un maestro di vita: in allenamento mi bacchettava sempre e io pensavo fosse proprio pesante, invece, i suoi consigli sono stati importanti per la mia carriera. Mazzarri? Anche lui non posso dimenticarlo, mi ha dato grandi responsabilità ed è stato un ottimo mister. Di Carlo? Non era solo colpa sua».
PRESENTE – Oggi, però, sulla panchina doriana siede Mihajlovic: «Quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti. E’ un grande allenatore, ma il nostro obiettivo resta la salvezza. Io e Gastaldello, poi, vogliamo crescere i tanti giovani che ci sono in rosa».
STORIA – «I momenti più belli sono stati la promozione in A con Novellino, l’arrivo in Champions League con Del Neri e la vittoria della Coppa Italia con Mazzarri. Cassano, invece, il giocatore più forte con cui abbia mia condiviso lo spogliatoio. Voglio ringraziare la famiglia Garrone: Riccardo mi è sempre stato vicino e la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto, ma Edoardo sta facendo un ottimo lavoro».