2015

Sampdoria, Osti: «Okaka farnetica, lui fece minacce»

Pubblicato

su

La risposta del direttore sportivo: «Vi racconto tutta la verità»

Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, risponde a Stefano Okaka dopo l’intervista-bomba rilasciate dall’attaccante italiano, oggi in forza all’Anderlecht: «Okaka arrivò alla Samp nel gennaio del 2014 tramite uno scambio con Pozzi e il Parma. Fu voluto da me e Mihajlovic. Lui in quel periodo era ai margini della squadra emiliana, non giocava. Mihajlovic fece un gran lavoro su di lui e con noi disputò un ottimo girone di ritorno. Ricordo benissimo la data, il primo maggio lo convocai insieme al procuratore Cattoli. Lui aveva un contratto fino al giugno 2016 e gli proposi un allungamento fino al 2017 con una piccola spalmatura. Lui si indignò e rifiutò. A giugno ci fu il cambio di proprietà, Okaka iniziò altrettanto bene la stagione successiva, tant’è vero che io da fine agosto a dicembre lo convocai per proporgli un quinquennale praticamente al doppio. Loro non hanno mai accettato».

LE DICHIARAZIONI – Prosegue e conclude Osti: «Quando oggi leggo le sue parole, mi sembra stia farneticando. Minacce? Probabilmente si riferisce alle sue, quelle che mi fece in due occasioni e per le quali venne multato dalla società per atteggiamenti gravemente offensivi nei miei confronti. La prima volta a Bogliasco, quando Mihajlovic lo allontanò da una seduta di analisi video, la seconda all’Astor, a giugno, quando arrivò quasi a mettermi le mani addosso di fronte a tutta la squadra. Questa è esattamente la verità».

Exit mobile version