2016

Montella: «Salvezza e bel gioco, si può!»

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Il tecnico doriano: «Serve una filosofia di gioco»

Vincenzo Montella ha accettato di cuore l’offerta della Sampdoria ma per ora il suo cammino è tutt’altro che esaltante, specie dopo la sconfitta di domenica. Chi lo ha fatto fare a Montella di impelagarsi in questa situazione con la Sampdoria? Lui stesso afferma che un allenatore ha sempre voglia di allenare e la sua passione per la Sampdoria ha avuto il sopravvento: «Non avevo mai subito così tante sconfitte ma, come dice Bielsa, si migliora più nelle difficoltà che nel successo». Questa è senza dubbio un’esperienza in più nel bagaglio di Montella anche se la Samp ogni volta si avvicina alla salvezza e poi inciampa: «Probabilmente questa squadra, me compreso, deve trovarsi con l’acqua alla gol per esprimersi al meglio. Ho fatto errori ma non ho rimpianti, perché ogni decisione è ponderata e condivisa col mio staff. Certo, a posteriori tutto è più facile».

L’IDEA – Montella è stato accusato anche di cambiare spesso moduli di gioco ma il mister dice di credere nelle strategie più che nelle tattiche e, cosa principale, pensa sia fondamentale avere una filosofia di gioco da scegliere e portare avanti con convinzione. Come nasce l’idea di gioco di Montella? Lo spiega lui stesso: «Ero ancora calciatore, mi allenavo al massimo anche se giocavo poco e quando giocavo avevo dolori. Mi sono documentato e sono entrato in una sfera di conoscenze da cui non sono più uscito». Montella va contro i dettami comuni e non vuole sentire parlare di intensità: «Tutto è relativo, noi monitoriamo i dati di tutte le partite e per giocare bene devi correre meno dell’avversario, all’estero vanno forte perché si allenano meno non perché giocano diversamente».

AZZURROCERCHIATO – Si torna a parlare di salvezza ma la Sampdoria è anche a -4 dal decimo posto, Montella però non pensa ai punti ma vuole sviluppare un concetto di gioco: «Non capisco chi dice che per fare punti salvezza non bisogna giocare bene». Montella ha un calendario abbastanza difficile ma si dice ottimista e sa che ci sono squadre più in difficoltà del Doria, ora tornerà da avversario nella sua Firenze e a La Gazzetta dello Sport rivela: «Sono sereno e incuriosito con piacere. Alla Fiorentina sono cresciuto, ho dato molto e ricevuto altrettanto». Infine si parla di futuro, perché Montella crede che non ci debbano essere lavori a lungo termine ma solo sul presente, e su una possibile chiamata dell’Italia dice: «Tavecchio ha bisogno di un federale, un esperto. Quello è il profilo giusto».

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