2015

Sampdoria, Mihajlovic: «Non è detto resti»

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L’allenatore serbo a cuore aperto: dal suo ritorno a Genova in poi

La sua Sampdoria in Europa sarebbe un capolavoro, ma non è detto che la “sua” Sampdoria rimanga ancora tale. Sinisa Mihajlovic, intervistato da La Repubblica oggi, dà un colpo al cerchio ed uno alla botte lasciando intendere che il suo futuro al momento e tutt’altro che certo: con i blucerchiati l’allenatore serbo è ad un passo dalla qualificazione alle coppe europee, ma l’anno prossimo la sua panchina potrebbe non essere quella sampdoriana. Insomma Mihajlovic, come sempre, non dà punti di riferimento, in campo e fuori. 

FUTURO TETRO – Così Mihajlovic nel corso dell’intervista, parlando di Champions o Europa League: «Dobbiamo lottare per la luna, mal che vada cadiamo sulle stelle. Fra le mani ho una squadra cresciuta molto. Ai ragazzi ho parlato chiaro: inseguire il miracolo, per non avere rimpianti. Se hai personalità, devi avere il coraggio di mutare obiettivi in corsa». Due anni fa, sul suo arrivo alla Sampdoria, Mihajlovic non era visto benissimo. Ma lui… «Ero sicuro che ci saremmo salvati, Genova è casa mia. Sincero: non immaginavo una salvezza così in fretta l’anno scorso, pensavo a un decimo posto in questa stagione». Merito di giocatori di razza, come Samuel Eto’o, che però per Mihajlovic è un giocare come un altro: «Da giocatore ho fatto delle cazzate, gli allenatori non mi dicevano mai niente, altri per meno venivano puniti. La cosa mi faceva sorridere. Crescendo ho capito quanto fosse ingiusto». Sul futuro: «Ai tifosi della Samp dico: non è sicuro che resto. E nemmeno che non resto. Il Milan? Inzaghi è un amico». Sarà… 

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