Il tecnico: «Champions League? Non siamo all’altezza»

Vincere, per cercare di restare aggrappati al filone europeo. La Sampdoria si appresta a sfidare il Cesena, scivolato a meno sette dall’Atalanta e, dunque, chiamato a vincere per riaccendere le speranze salvezza: «La partita può sembrare facile – ha spiegato Sinisa Mihajlovic durante la conferenza stampa odierna – ma in realtà è molto difficle, per noi domani conta solo vincere. Con Roma, Inter, Fiorentina e Milan, di cui tre fuori casa, abbiamo fatto bene. Ed erano le partita contro squadre con le quali puoi accontentarti anche di un pareggio. Sappiamo che domani sarà difficlle perché per il Cesena è quasi un’ultima spiaggia. Verranno qua cercando di portare a casa un risultato positivo; dovremo avere coraggio, vincere la partita restando attenti, equilibrati, fare la nostra partita ma non sottovalutarli giocando come abbiamo sempre fatto. Se giochiamo come sappiamo vinciamo. Per noi solo la vittoria sarà un risultato positivo, vedendo gli scontri diretti sarà decisiva».

SOGNO EUROPEO – Vincere vorrebbe dire rafforzare la posizione in Europa League. Un risultato quasi impensabile ad inizio anno: «Non ho una rosa da Champions League – riporta ‘Sampnews24.com’ -, magari abbiamo un gruppo bellissimo e tanta organizzazione, però noi siamo partiti dalla parte sinistra della classifica, siamo in Europa… Cerchiamo di coltivare questo sogno ma è quasi impossibile. Dobbiamo costruire la nostra impresa ma sicuramente chi sta davanti a noi è più forte. Noi non ci accontentiamo».

MESSAGGIO – «Calo di concentrazione? Se dovessimo averlo – prosegue Mihajlovic – vorrebbe dire che non avremo preparato bene la partita. Non dobbiamo nasconderci: siamo più forti, è inutile fare giri di parole. Dobbiamo vincere e basta, dipende solo da noi, sapendo che loro non verranno qua già resi ma faranno di tutto per portare a casa il risultato. Le qualità che metteremo domani in campo faranno la differenza. Tanti punti tanti gol? Non è detto. Io so che sicuramente rischierò qualcosa, ma mi piace questa idea, dobbiamo mettere in campo chi farà la differenza e penso che sarà la partita giusta per osare. Giocheremo con 4 punte ma dovremo sacrificarci tutti, soprattutto loro. Altrimenti… Non li invidio».