2013

Sampdoria, Mihajlovic: «Bisogna onorare questa maglia»

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SAMPDORIA MIHAJLOVIC SERIE A – Intervenuto in conferenza stampa alla prima da allenatore della Sampdoria, Sinisa Mihajlovic, da martedì ex commissario tecnico della Serbia, ha provato a scuotere l’ambiente: «Innanzitutto – riporta ‘Sampnews24’ – sono felice di essere tornato qua: vedo alcuni volti noti, per me è come essere tornato a casa. Domani saranno 50 anni dalla morte di Kennedy e io prenderò in prestito alcune frasi».

C’E TUTTO – «“Non chiedetevi cosa può fare la Sampdoria per voi, ma cosa potete fare voi per lei“. I ragazzi hanno tutto per uscire da questo momento. In Serbia ho visto molti giocare perché inseguivano un sogno, non venivano pagati. Non voglio sentire più parlare di mercato o contratti, c’è una maglia da indossare e onorare. Potevo restare commissario tecnico, ma quando Garrone mi ha chiamato è stato impossibile rifiutare. Sono convinto che potremo raggiungere la salvezza: ma per raggiungerla dobbiamo avere passione, forza, orgoglio. Chiunque viva questo ambiente dev’essere orgoglioso di portare questa maglia».

CARICA – «Ognuno – ha proseguito – si prenda le proprie responsabilità. Ci possono essere momenti più o meno felici, ma la storia ci deve servire da esempio. Qui sono passati giocatori storici: grandi portieri come Bordoni, Pagliuca, Zenga. Difensori come Vierchowod, Pari, Mannini, Pellegrini, Carboni: c’era anche un centrale serbo che dicevano tirasse bene le punizioni. C’erano anche grandi stranieri come Brady, Francis, Souness, Mikhailjchenko, Cerezo, Platt, Jugovic, Gullit, Seedorf, Boghossian. Coppie d’attacco uniche: Vialli – Mancini, Pazzini – Cassano, Chiesa – Montella».

IMPEGNO – «Alcuni concetti saranno chiariti: un gol o un passaggio sbagliato per me contano poco. Ma se vedo che non c’è impegno mi incazzo come una iena. Non sarà facile, ma io non mi arrendo mai: ce la faremo tutti insieme».

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