L’anno prima invece il siparietto con Di Canio a Marassi per un rigore

Forse in molti non lo ricordano, ma il Simone Inzaghi allenatore della Lazio oggi è stato, per breve tempo, lo stesso Simone Inzaghi attaccante della Sampdoria. Da allora è passato praticamente più di un decennio e, se in pochi ricordano questa parentesi, è perché evidentemente fu una parentesi nera. Inzaghi giocatore arrivò su sponda blucerchiata, a Genova, nel gennaio 2005. Lazio e Sampdoria misero su un’operazione di mercato non certo memorabile: uno scambio di prestiti secchi. Da una parte Simone Inzaghi, approdato alla Sampdoria dopo una prima parte di stagione fallimentare, dall’altra Fabio Bazzani, che fece invece il cammino inverso dopo contrasti anche piuttosto accesi con l’allenatore blucerchiato dell’epoca, Walter Novellino. Entrambi, nelle rispettive compagini, non si misero in mostra quasi per nulla: di più, Inzaghi junior fu bocciato quasi immediatamente da Novellino, che gli preferì puntualmente altri giocatori. Dopo l’esordio dal primo minuto col Bologna, l’attuale allenatore biancoceleste giocò solo altri quattro spezzoni di gara, poi fu rispedito al mittente (altrettanto fece la Lazio con Bazzani). 

QUELLA VOLTA CON DI CANIO… – Eppure, a parte questa parentesi, Inzaghi di Genova e della Sampdoria dovrebbe avere ricordi molto felici, ma tutti con la maglia della Lazio: i biancocelesti sono la bestia nera per eccellenza dei blucerchiati ed in più di una occasione hanno saputo far male. Nel 2004, per esempio, la vittoria a Marassi grazie anche ad un rigore di Paolo Di Canio, da poco tornato in Italia: fu il giorno del siparietto, questo sì memorabile, tra lex attaccante del West Ham e proprio Inzaghi, che voleva tirare un rigore che fu invece scagliato in porta di prepotenza proprio da Di Canio, che glielo rubò. Nel 1999, pochi mesi prima dell’arrivo di Inzaghi alla Lazio, gli ex blucerchiati Roberto Mancini, Attilio Lombardo, Sinisa Mihajlovic e Sven-Goran Eriksson, ricorda La Repubblica – Genova, sconfiggendo la Sampdoria, la condannarono alla retrocessione, lasciandola a quattro punti di distanza dalla zona salvezza ad altrettante giornate dalla fine del campionato. Che amarezza.