2009

Sampdoria, Guberti: “Viaggiamo spediti verso la meta”

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L’ala offensiva della Sampdoria, Stefano Guberti, intervistato in esclusiva dal Secolo XIX, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare del suo approccio verso il mondo del calcio. Il calciatore, di poprietà  della Roma, ammette di aver iniziato un po’ tardi, ma alla domanda se avesse cambiato qualcosa in questo percorso risponde: “Direi di no. Rifarei tutto uguale. In fin dei conti in quattro anni sono arrivato dalla serie D alla serie A”¦lo so che lamaggior parte dei miei colleghi ha iniziato da bambini, però cominciare in ritardo può anche diventare una forza. Almeno,nel mio caso, è stato così. Sento di avere ancora dentro quelle motivazioni e quegli stimoli che possono fare la differenza. E soprattutto, mi ricordo sempre da dove sono arrivato. So che cos’è l’umiltà . La rispetto. La ringrazio”.

Guberti poi racconta un aneddoto sul suo cartellino: “Giocavo nei dilettanti, nell’Asseminese, volevo andare via perchè avevo ricevuto una richiesta dalla Torres. Ma il presidente dell’Asseminese, per cui tra l’altro di giorno lavoravo in una ditta di computer, pretendeva 30.000 euro. La Torres non ne voleva scucire nemmeno uno.Io di risparmi non ne avevo e così è intervenuto mio padre. Ha parlato con il presidente, si sono “chiariti” e il prezzo è sceso a 10.000″¦e l’affare è stato fatto. Quasi in ritardo, ovviamente. Proprio l’ultimo giorno del calciomercato, il 30 agosto. à? successo cinque anni fa”.

Sul campionato della Samp, Guberti analizza: “Aveva perso un po’ di terreno alla fine dell’anno scorso, ma da quando sono arrivato qua io, ha ripreso a viaggiare spedita. Non per merito mio, sia chiaro. La squadra intera ha ottime qualità . Io sono uno della squadra e cerco di dare il mio contributo”.

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