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Sampdoria Genoa, Capello: «Rossoblù rinati, ma il derby è una gara a sè»

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Derby della Lanterna, Capello ha fatto il punto in vista del match tra Sampdoria e Genoa: le dichiarazioni a Il Secolo XIX

Derby della LanternaFabio Capello ha fatto il punto in vista del match tra Sampdoria e Genoa: le dichiarazioni a Il Secolo XIX.

FILO SAMPDORIANO – «Ho vissuto quelli di Torino con la Juve, della Madonnina con il Milan e della Capitale con la Roma. Mio zio, Mario Tortul, era un giocatore blucerchiato. Questo mi rende un po’ più filo sampdoriano anche se la vittoria in extremis con il Cagliari può dare qualcosa in più al Genoa».

ATMOSFERA – «Sono gare uniche, c’è poco da fare. Proprio perché ne ho vissuti tre in Italia posso dire che ognuno è diverso. Allo stesso tempo, però, ci sono squadre da derby, giocatori da derby. Sono sfide in cui ci si trasforma e c’è chi ci riesce meglio di altri. Per capire pienamente un derby devi averlo vissuto, aver respirato l’atmosfera, bisogna avere grande rispetto quando parli di una stracittadina. Non ho mai preso parte a quello di Genova, da fuori per me è sempre stata la sfida del Porto e lo seguirò anche stavolta».

GENOA RIANIMATO – «Aver vinto all’ultimo secondo la partita con il Cagliari può avere grande valore per il Genoa. Era una sfida molto importante: vincerla così ti dà carica, convinzione e questo può aiutareE anche per Blessin è stato importante aver trovato la sua seconda vittoria con il Genoa».

BLESSIN – «Stimo Blessin e la sua scuola. Sono per il modello tedesco, mi piace un calcio con gente che aggredisce e va in velocità, una squadra che giochi meno col portiere. Se recuperi palla devi essere molto offensivo subito, andare rapidamente all’attacco. Questa è la mia idea di calcio, altri la pensano diversamente e io rispetto tutte le idee».

GIAMPAOLO – «Ho fatto il tifo per lui quando era al Milan. L’ho seguito molto in passato, ero un suo estimatore già quando era al Cagliari e fece molto bene».

SALVEZZA – «Non lo so, davvero. Per la salvezza e per lo scudetto in questo momento vale lo stesso concetto: bisogna andare avanti partita per partita, non è possibile fare previsioni, in ogni giornata può cambiare tutto».

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