2012
Sampdoria, Garrone: “Avanti con i giovani, verso la salvezza”
SAMPDORIA GARRONE – Alla vigilia della sfida contro l’Udinese, in programma a Marassi questa sera, Edoardo Garrone ha partecipato a una manifestazione avvenuta a Santa Margherita Ligure. Il vice-presidente della Sampdoria, ai microfoni dei colleghi de Il Secolo XIX ha parlato dei progetti futuri del club blucerchiato, in campo e fuori: “Campioni si diventa se si è prima di tutto uomini e Ferrara è soprattutto un grande uomo, un signore. Lo si vede da come gestisce il lavoro. E poi, nel momento in cui abbiamo perso sette partite di fila, lui ha continuato a caldeggiare le sue idee e siamo usciti dalla crisi. Verranno altri momenti difficili ma la strada imboccata è quella giusta. La Sampdoria è una squadra giovane e i ragazzi, come dice sempre Ferrara, hanno bisogno di essere costantemente motivati e tenuti sempre sulla corda, possono sbagliare più dei giocatori esperti. Ma di una cosa sono convinto, con i giovani possiamo far bene. Samp e Udinese si somigliano? Come organizzazione societaria, come scelta di andare a individuare i giovani migliori, e poi anche sul piano delle relazioni con altre squadre per far crescere e maturare i propri ragazzi, direi di sì. Loro però hanno quindici anni di esperienza in più. Ma se vogliamo essere competitivi in serie A dobbiamo per forza dico se far crescere i giovani, altrimenti con i nostri ricavi non possiamo certo confrontarci con i grandi club del campionato italiano. Ma per far crescere i giovani servono delle strutture e il nostro centro di Bogliasco è ormai sottodimensionato, deve essere potenziato e stiamo valutando se investire lì o se andare a cercare altre aree in zona. Dove può arrivare la Sampdoria? Ho sempre detto, e ripeto, che il nostro obiettivo è la salvezza. D’altronde siamo una squadra neo promossa e siamo la più giovane del torneo. Come prevedevo, inoltre, la classifica è estremamente corta nel senso che tolte le prime sei che si giocheranno sino alla fine scudetto e coppe, le altre sono raccolte in pochi punti. E parlo di quattordici formazioni. In queste condizioni ogni partita rischia di essere determinante in chiave salvezza. Ecco perché bisogna restare sempre con i piedi per terra. Il nuovo stadio? È un’idea che abbiamo illustrato. Ci sta come spazi, un’occasione per rilanciare il quartiere fieristico che in questi ultimi anni ha mostrato tutta la sua debolezza. In questa fase abbiamo ricevuto indicazioni utili su cui riflettere, ora viene la fase del progetto vero e proprio che penso richieda un lasso di tempo di 6-7 mesi. C’è da capire che impatto avrà sulla Fiera del futuro, ma anche dal punto di vista architettonico, strategico ed economico. Il centro sportivo? Per far giocare più ragazzi ci servono più campi, almeno due. Ora si tratta di vedere quanto ci viene a costare una simile operazione tenendo conto che si tratta di un intervento imponente dovendo effettuare sbancamenti e terrazzamenti. La disponibilità in linea di principio del Comune c’è. Stiamo valutando.“