2014

Sampdoria, Gabbiadini: «Juventus? Prima ti sfido, poi…»

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L’attaccante blucerchiato ha parlato in vista della gara di sabato contro i bianconeri.

SAMPDORIA JUVENTUS GABBIADINI – In vista della gara di sabato contro la Juventus, ha parlato Manolo Gabbiadini, che sfiderà con la maglia della Sampdoria la squadra che detiene l’altra metà del suo cartellino: «Una partita bellissima perché la Juventus dà spettacolo e la Sampdoria, tra le squadre in lotta per la salvezza, è quella che gioca il calcio più bello. Chi sarà allo stadio si divertirà, ne sono sicuro. Emozionato? Non particolarmente, dico la verità. Nella Juventus non ho mai giocato e anche se il club bianconero ha la metà del mio cartellino la considero una partita come le altre. Anzi, sabato sera spero di segnare e di regalare la vittoria alla Sampdoria», ha dichiarato l’attaccante blucerchiato ai microfoni di “Tuttosport”.

SCOMMESSA – Gabbiadini ha poi lanciato una scommessa: «Se torno a segnare allo Juventus Stadium prometto di portare a cena lo staff che ogni giorno si occupa di noi, ma che lavora dietro le quinte. Dal team manager Giorgio Ajazzone a Bredy, il magazziniere».

CONTE – Intanto ritroverà Antonio Conte, che lo ha allenato per un giorno: «Lui guidava l’Atalanta, io ero in Primavera e venni chiamato per fare numero in prima squadra. Mi ricordo ancora di quanto era meticoloso, non lasciava mai nulla al caso. E’ un grande allenatore e non mi stupisce che stia facendo così bene alla Juventus. Somiglianze con Mihajlovic? Credo che ogni tecnico abbia le sue caratteristiche, certamente entrambi vogliono la squadra sempre sul pezzo, concentrata, che non molla mai. In questo vedo qualche similitudine e poi preparano benissimo la partita».

FUTURO – A proposito dei bianconeri, Gabbiadini ha parlato del suo futuro: «L’idea della Juventus c’è, ma non ora. Non penso al futuro, ma solo a fare bene partita dopo partita con la maglia della Sampdoria e anche le ultime voci di mercato, dalla Turchia alla Lazio, non mi hanno minimante turbato. Voglio rimanere a Genova e la Sampdoria adesso è la mia piccola Juventus. Non penso a quello che mi circonda, non guardo più in là di questo campionato e in questo momento mi interessa solo la salvezza della mia squadra. Non leggo i giornali, così non mi monto la testa e non so se un giorno giocherò insieme a Berardi. Però posso dire che è fortissimo, me ne resi conto anche quando venne convocato in Nazionale e anche con il Sassuolo a Marassi fece una grande partita».

CAMMINO – Gabbiadini ha poi concluso parlando della rinascita della squadra e della sfida contro i bianconeri: «All’inizio del campionato abbiamo incontrato molte difficoltà. Siamo partiti male e la mazzata del derby, che noi stessi non pensavamo di giocare così male, è stata fatale. Ci piovevano critiche da tutte le parti, dai giornali ai tifosi e noi, squadra molto giovane, ci siamo demoralizzati. Con Mihajlovic abbiamo ritrovato la fiducia in noi stessi e per questo anche la Juventus non ci spaventa. Andiamo a Torino per vincere perché nel calcio non sempre ha la meglio chi sulla carta è più forte. I loro record ci interessano poco perché abbiamo bisogno di punti per salvarci. Quindi, come finisce? Che io segno. Se vinciamo sarà bellissimo, se pareggiamo sarà bello. E per il futuro vedremo?». 

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